“Lavoro Ikea, un miraggio?”
S.Giovanni Teatino – Il Gruppo Consiliare dirigenti, sostenitori e simpatizzanti ha diffuso la seguente nota: “L’apertura del megastore IKEA a Dragonara è ormai imminente e cresce la preoccupazione in tanti aspiranti lavoratori del nostro comune che hanno presentato domanda e non hanno avuto neanche un cenno di risposta. Al di là delle strumentali, effimere ed immorali promesse elettorali, cosa sta facendo la nuova amministrazione comunale per tutelare le nostre donnee i nostri uomini, giovani e meno giovani, “tutti perfettamente capaci di svolgere le mansioni richieste da Ikea”, che hanno bisogno di quel posto come si ha bisogno del pane?
E’ bene ricordare che la “Lista Marinucci”, ora ammini-strazione comunale, in campagna elettorale si è data da fare per delegittimare i “corsi di
formazione” che in occasione delle grandi aperture la “Giunta Caldarelli” aveva sempre organizzato con splendidi
risultati, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello della non interferenza politica
nelle scelte aziendali.
Quella interferenza politica, evidentemente non soddisfatta, che oggi spinge
“l’Amministrazione Marinucci” ad un ostruzionismo becero e improduttivo: non può,
infatti, che essere letto in questo senso sia la cervellotica azione riguardante “via
Regolizie”, sia quella, di questi giorni, tendente a ritardare l’inizio dell’attività-Ikea.
Con la formazione dei nostri lavoratori attraverso gli appositi corsi, fino a ieri, è stato
garantito a tutti la possibilità di lavorare, senza fare “figli e figliastri”; perché questo è il
compito di una amministrazione comunale: creare posti di lavoro e sostenere “senza
favoritismi” i lavoratori locali. Con il “Progetto CORALLO”, al quale -nel primo giorno di corso- hanno partecipato oltre
220 aspiranti lavoratori si è ottenuto il risultato che all’apertura del negozio di
“CASTORAMA” quasi il 70% degli occupati fossero del nostro comune.
Quasi lo stesso si può dire, grazie al “Progetto PRATO” per l’apertura del nuovo negozio
“OBI” in via Po (nonostante lo sconfortante dato di partenza: 2 su 22 nella vecchia sede
di via Amendola). Vediamo ora cosa accadrà per IKEA!”
Non c'è ancora nessun commento.