Muore Gizzi, l’Abruzzo non se ne accorge
Torre de’ Passeri – E’ morto ieri, a 96 anni, nella clinica Villa Pini di Chieti, Corrado Gizzi, proprietario del castello di Torre de’ Passeri dove nel 1979 ha dato vita alla Casa di Dante in Abruzzo (foto). La struttura, una villa in posizione elevata, che figura tra gli edifici storici più belli della Valle del Pescara, ha ospitato mostre dantesche, convegni e tavole rotonde, facendosi conoscere a livello nazionale e ospitando ospiti illustri, tra cui Vittorio Sgarbi. Era proprio Gizzi a curare i cataloghi delle esposizioni. Gizzi, che e’ stato insegnante al liceo D’Annunzio e alla facolta’ di Lingue di Pescara, lascia la moglie Lina, da sempre sua collaboratrice, e i figli Giuseppe, Massimo, Cinzia e Federico. I funerali domani alle 11 al Santuario Cuore Immacolato di Maria in via Vespucci, a Pescara. L’Abruzzo perde un vero, elegante e disinteressato protagonista delle migliori stagioni culturali degli anni scorsi in Abruzzo. Un signore colto e dagli sterminati interessi. Un dolore e un’assenza incolmabile la morte di Corrado Gizzi, al quale soprattutto la Regione dovrebbe essere grata.
Invece almeno dall’assessorato alla cultura della Regione, nemmeno una parola, nemmeno un minimo commiato. Come del resto dalle altre istituzioni provinciali e locali. Il Comune di Torre de’ Passeri non ha neppure sentito la necessità di ricordare Gizzi. E’ l’Abruzzo di oggi, sempre più grossolano e definibile solo con un aggettivo inventato da D’Agostino: cafonal.
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