Scossa 2,1 ml, ipocentro sceso a 24 km
Pescara – (aggiornamento) – Una terza scossa sismica, di bassa magnitudine locale (2,1) all’una e tre minuti di questa mattina, sempre nell’area tra Valle Peligna e Valle del Pescara, come le precedenti durante la giornata di ieri, una delle quali ha raggiunto il 2,5 Richter. Il fenomeno, epicentro nel massiccio del Morrone, versante pescarese, è stato avvertito in quasi tutti i centri del Pescarese nella valle, compresi Bussi e Popoli, ma anche a Sulmona, Pratola e centri limitrofi nella zona peligna. Singolare che l’ipocentro del sisma sia situato a quasi 24 km di profondità nel sottosuolo, un forte dislivello rispetto agli ipocentri delle precedenti scosse nella stessa zona ieri, che erano a meno di 9 km. Evidentemente la faglia del Morrone, che verosimilmente genera questi terremoti, è alquanto profonda e le sue “pareti” contrapposte sono molto estese. La zona del Morrone è sismica in ambedue i versanti: quello peligno e quello pescarese, che si affaccia su Caramanico, Tocco, Salle, S.Eufemia, Roccacaramanico e S.Valentino, centro più distante verso la vallata del Pescara. Dal Morrone provenne il forte terremoto che nel 1706 arrecò ingenti danni da un lato e dall’altro della montagna.
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