Tribunali “minori”, ancora 4,5 anni di vita


L’Aquila – Il governo non ha voluto sentire ragioni e, come abbiamo riferito ieri, ha ancora una volta impugnato le forbici e tagliato quattro tribunali “minori” in Abruzzo: Lanciano e Vasto, che dovranno confluire su Chieti, Avezzano e Sulmona, che dovranno far capo a L’Aquila. Dei quattro tribunali “minori”, sicuramente quello di Avezzano non lo è affatto, visto che è il terzo in Abruzzo come mole di lavoro e come popolazione servita, 120.000 abitanti del comprensorio marsicano che si spinge fino a Carsoli e in Valle Roveto. Un taglio temuto, previsto, che il sen. Legnini (foto dal sito pd) ha tentato di scongiurare (sostenuto da un’opinione pubblica compatta), senza riuscirci, almeno per ora.
Legnini, sentito oggi dai giornalisti, chiarisce la situazione e non dispera. La prorga di tre anni per i tribunali abruzzesi rimane, e poi ci sarà ancora un anno e mezzo di tempo. In tutto 4,5 anni per riflettere sulla situazione, per valutarla meglio data la specificità del territorio e la persistenza di situazioni di gravità dovute ai postumi del terremoto, e per Legnini soprattutto per attuare azioni razionali e giuridicamente fondate. Non escluso un ricorso alla Corte costituzionale, firmato dai sindaco, ma avallato e sostenuto da tutti. Quattro anni e mezzo sono molto tempo, e probabilmente la situazione italiana e abruzzese in particolare, quando sul calendario spuntrerà l’anno 2017 o quasi, le cose si vedranno sotto altre prospettive. La situazione è quindi seria, ma non drammatica e il senatore abruzzese ha lasciato capire in tv di nutrire fiducia in un esito non negativo della vicenda. Per ora, intanto, si respira.


11 Agosto 2012

Categoria : Politica
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