Silvi sveglia la Regione addormentata
L’Aquila – PARE CHE SIA STATO DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA IDRICA – Mancano comunicazioni e dettagli, ma a quanto si riferisce questa mattina la Regione Abruzzo avrebbe dichiarato l’emergenza idrica in almeno 60 comuni del’Abruzzo. Altro non si riesce ad appurare, almeno nella mattinata, dalle istituzioni, nè a L’Aquiila, nè a Pescara. L’informazione non è certo la cosa che la Regione fa meglio…
In realtà , come tutti sanno (meno la Regione, forse) l’acqua manca da più di un mese in città grandi e piccole, e a Chieti, per fare un esempio, mancherà anche a Ferragosto. A smuovere i torpori regionali, immancabili specie quando ci si trova di fronte ad emergenze gravissime in piena stagione turistica e dopo 40 giorni di caldo soffocante, è stato chiaramente il deciso sindaco di Silvi, Vallescura, che ieri superando e aggirando dormienti burocrazie e sonnacchiose autorità , ha ordinato l’apertura di alcuni pozzi dei quali già si sapeva che fornivano acqua potabile. Capire perchè siano rimasti chiusi, nonostante la crisi idrica, è impresa al di sopra delle possibilità di un cittadino. Sarebbe più facile chiedere, e ottenere, un passaggio su Mars Rover Curiosità che scorrazza sul pianeta rossa. C’è chi manda Curiosity a 56 milioni di km, e chi non sa risolvere il problema acqua nella regione che in Italia peninsulare, probabilmente, ne ha di più sotto i piedi. Ma ora c’è l’emergenza, di cui, si spera, potranno giovarsi gli abruzzesi a secco da un mese e mezzo, gli albergatori, i baristi, i turisti (i pochi che hanno avuto la bontà di restare). E dovranno, si ritiene, anche far sapere cosa intendono per emergenza.
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