CTGS e la difesa… dell’indifendibile
L’Aquila – Scrive Corrado Ruggeri, coordinatore L’Aquila città aperta (foto): “Presidente Comola, non continui a difendere l’indifendibile. Noi non sappiamo per quale motivo Lei è stato chiamato a dirigere il CTGS, a meno che non diamo valore alle dichiarazioni rilasciate dal sig. Sindaco dell’Aquila all’epoca della sua nomina; Cialente appunto dichiarò che Lei era uomo di fiducia di Invitalia, candidata all’acquisto delle quote dell’azienda Municipale, e pertanto il suo compito era anche quello di verificare “per conto di Invitalia stessa” quale era la reale situazione economica della spa..
A prescindere che tale motivazione non regge né dal punto di vista giuridico né da quello amministrativo, non riusciamo a capire cosa Lei abbia fatto in questi mesi per il CTGS, a meno che non ha preso l’azienda per una vacca da mungere in rimborsi spese, ed a gestirla come cosa sua.
Premesso che Lei non ha dato spiegazione alcuna su tutto quello che amministrativamente definiamo (usando un eufemismo) poco chiaro, premesso che a noi risulta che Lei ancora non ha fatto nulla per la programmazione della prossima stagione invernale né sotto l’aspetto impiantistica né tantomeno sui programmi turistici e visto che ormai mancano meno di 4 mesi alla loro riapertura le chiediamo di rassegnare le dimissioni e di ritornare alla “sua” Genova.
Il suo compito non è quello di elencare le problematiche che avvinghiano l’azienda, ma risolverle e superarle.
A Cialente invece chiediamo: con tante menti e capacità che ci sono nella nostra (che è anche sua) città, perché sceglie sempre di soggetti che con L’Aquila non hanno nulla a che fare? L’elenco è lungo e per ora lo risparmiamo.
Ci auguriamo che le prossime scelte cadano su Aquilani Doc, anche se non ci crediamo. A tal proposito ci ricordiamo bene che fine il sig. Sindaco ha fatto fare alle varie iniziative di “L’Aquila agli Aquilani”!!!!
Però, a pensarci bene, con quelli di fuori c’è un vantaggio: almeno molte cose non si risanno (o almeno così si spera).
Vero Massimo?”.
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