Ospedale a rischio: Febbo, l’avevo detto
Chieti – “La lunga e travagliata storia dell’ospedale Santissima Annunziata e’ arrivata ad uno snodo cruciale che purtroppo conferma quanto il sottoscritto aveva denunciato all’epoca dell’inaugurazione e come l’ospedale di Chieti sia il risultato di una pessima gestione della cosa pubblica”. Cosi’ l’assessore regionale Mauro Febbo, in merito al provvedimento d’urgenza preso da Regione e Asl per svuotare due ali dell’ospedale di Chieti a seguito del parere del tecnico del Tribunale di verificare le condizioni di staticita’ della struttura e in attesa della perizia definitiva.
“Gia’ nel 1999, quando ero Presidente della Provincia di Chieti – ricorda Febbo – avevo piu’ volte segnalato le incongruenze e stranezze che avevano caratterizzato la costruzione del nosocomio teatino a cominciare da un progetto concepito oltre vent’anni prima dell’inaugurazione, alla ditte che si sono succedute nei lavori e ai finanziamenti che piovevano come manna dal cielo. Troppe cose sono state sottovalutate ma del resto sono fermamente convinto che l’Ospedale di Chieti, che pur rappresenta un importante punto di riferimento per l’intera provincia, sia il frutto di un modo di gestire la cosa pubblica tipico della prima Repubblica che oggi qualcuno osanna e spesso rimpiange. Spiace constatare ora, attraverso un’inchiesta della Procura, che quella struttura cosi’ imponente presenti delle carenze strutturali dovute alle modalita’ di costruzione e soprattutto a materiali scadenti. Ancora una volta a distanza di anni – rileva Febbo – ci troviamo di fronte ad un altro flop di quella politica e di quella filosofia di amministrare anche la sanita’ che ha prodotto risultati estremamente deludenti a fronte di un ingente utilizzo di soldi pubblici”.
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