Provincia impugna sentenza ex manager


Pescara – La Provincia di Pescara fara’ appello contro la sentenza del tribunale del capoluogo adriatico che ha condannato l’amministrazione a corrispondere un milione e 345mila euro e interessi legali e rimborso spese di giudizio per 21 mila euro all’ex direttore generale dell’ente Edoardo Barusso, e inviera’ le carte alla Corte dei Conti. Ad annunciarlo il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, e l’assessore provinciale Fabrizio Rapposelli, che hanno anche ripercorso le tappe della vicenda. L’incarico di direttore generale a Barusso e’ stato conferito nel maggio del 2000 dall’ex presidente della Provincia Pino De Dominicis, dopo il parere favorevole espresso dalla giunta con la delibera 189. La durata dell’incarico, stando al contratto, era di durata pari al mandato del presidente. Il trattamento economico fisso previsto era pari a 300 milioni di vecchie lire all’anno oltre ad un ulteriore compenso pari all’1 per cento della spesa complessiva per il personale,che gli veniva riconosciuto per attivita’ di formazione e aggiornamento del personale, al rimborso di tutte le spese per la partecipazione a corsi e alcuni benefit. Il contratto prevedeva anche altri compensi in percentuale. Barusso inoltre non aveva vincoli di orari e presenze ed era dispensato dal servizio una settimana al mese. A conclusione del rapporto gli competeva anche un trattamento pari a una mensilita’ per ciascun anno. Testa ha ricordato che a seguito di alcune polemiche relative all’entita’ dei compensi la Provincia propose a Barusso una riduzione e successivamente la risoluzione del contratto lasciando solo la formazione. Al rifiuto di Barusso nel giugno del 2000 segui’ la revoca del contratto che si basava sul fatto che da alcuni articoli di giornale pubblicati a Trieste “erano emerse circostanze rilevanti ai fini della valutazione di opportunita’ della nomina del dottor Barusso a direttore generale”. La tappa successiva fu il ricorso di Barusso per contestare la legittimita’ dei provvedimenti e chiedere l’esecuzione del contratto. Secondo la sentenza del 24 aprile 2009 e depositata il 2 luglio scorso, le contestazioni mosse a Barusso e poste a base della revoca non appaiono fondate, perche’ definite presunte, irrisorie e non provate, a fronte, invece, di ampie e fondate valutazioni sulle sue capacita’. Il legale nominato della Provincia Franco Sabatini ha tempo fino al 30 settembre per proporre appello. Il presidente Testa,dopo aver sottolineato la superficialita’ della passata amministrazione nel trattare la vicenda e la totale estraneita’ di quella attuale,ha detto che “siamo preoccupati sull’esito finale della questione in quanto se venisse confermata la sentenza di primo grado erediteremmo un fardello molto pesante”. Testa ha aggiunto che cosi’ l’ente sarebbe costretto a fare tagli o ad accedere un mutuo. “La Provincia – ha sottolineato- ha una capacita’ di indebitamento di 4 – 5 milioni di euro. Nel caso di un mutuo da due milioni di euro sarebbe dimezzata la capacita’ di investimenti”. Dello stesso avviso l’assessore Rapposelli che ha detto che contestualmente al ricorso chiederanno la sospensione provvisoria dell’esecuzione. Anche per l’assessore un esito negativo della vicenda comporterebbe “un ingessamento di tutta l’attivita’”.


27 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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