Confindustria su Abruzzo Engeenering
L’Aquila – (com) – Il Presidente dei Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo, Cesare Zippilli, esprime ampia soddisfazione per la decisione assunta dalla Commissione Europea, che, ribaltando le decisioni assunte dalla giustizia amministrativa, sancisce che Abruzzo Engineering non è una società in house e per tanto non può ricevere incarichi ad affidamento diretto dalla Regione Abruzzo. E’ stata avvalorata, sostiene Zippilli, la posizione che Confindustria ha sempre sostenuto. La Consulta Regionale dei Servizi Innovativi interpretando la preoccupazione delle imprese associate, oltre 200 fra le più importanti aziende operanti in Regione nei settori ICT, aveva indicato, fin dai primi affidamenti diretti da parte della Regione, un pericolo di distorsione della concorrenza e una modalità di gestione non condivisibile negli obiettivi e non trasparente che ha comportato di fatto uno spreco e un utilizzo di risorse pubbliche e comunitarie non efficiente.
Con riferimento a questo aspetto, peraltro, si è resa addirittura necessaria una specifica rimodulazione del risorse del Por Fesr 2007/2013. La nostra Organizzazione, aggiunge il Presidente Zippilli, da sempre ha chiesto chiarezza sulle modalità di affidamento di incarichi ad Abruzzo Engineering avendo sostenuto che un eventuale affidamento diretto sarebbe stato contro le regole comunitarie e pertanto lesivo dei principi di libera concorrezza e trasperenza.
Tale decisione pertanto risulta un punto fermo importante e che potrebbe rappresentare una “boccata di ossigeno”, soprattutto per le imprese di Servizi Innovativi operanti sul territorio della Regione, che vivono da tempo una situazione seria e complessa considerato che fino ad un recente passato risorse significantive, disponibili per il settore, sono state drenate rispetto alle regole di libero mercato. In tal senso il Presidente Zippilli chiede alla Istituzioni competenti scelte coerenti con la decisione assunta dalla Commissione Europea.
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