Abruzzo, inquinamento in abbondanza: la depurazione è inefficace o inesistente
Pescara – (Foto: Goletta Verde ieri a Pescara presso la diga foranea) – In Abruzzo 11 su 13 punti di campionamento sono risultati fuori legge. Sono i risultati del monitoraggio di Goletta Verde di Legambiente sullo stato di salute del mare abruzzese. I dati delle analisi dei biologi di Legambiente sono stati divulgati questa mattina. Il monitoraggio ha anche evidenziato delle consistenti falle nel sistema depurativo regionale. Nello specifico nove punti sono risultati fortemente inquinati e altri due inquinati.
Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti e le spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, i biologi hanno comunque rilevato la presenza di situazioni critiche diffuse su tutto il territorio regionale, segnalate agli enti locali per risalire alle fonti di inquinamento da rimuovere. Nella zona di Pescara sono stati prelevati tre campioni, due dei quali sono risultati fortemente inquinati. La prima analisi e’ stata svolta in Viale Primo Vere, presso Fosso Vallelunga, nelle vicinanze della spiaggia libera, dove e’ stato riscontrato forte odore di fognatura e la presenza di schiume sull’acqua che e’ stata classificata fortemente inquinata. Il secondo prelievo e’ stato eseguito nella zona di Lungomare Matteotti, all’ incrocio con via Balilla, presso la spiaggia all’altezza del numero civico 48. Anche in questo caso il campionamento ha evidenziato un carico batterico molto elevato, tale da ritenersi fortemente inquinato.
La terza analisi e’ stata eseguita a largo della diga foranea, sul Lungomare Matteotti, dove, a circa 400 metri dalla linea di battigia, le acque sono risultate inquinate. Nella provincia di Chieti sono stati evidenziati quattro punti critici, dei quali tre sono stati classificati fortemente inquinati e uno inquinato. I primi tre riguardano Vasto Marina, presso il Fosso Marino, Torino di Sangro, precisamente localita’ Lago Dragoni presso il Fosso del Diavolo, e Francavilla al Mare, localita’ Foro via Tosti presso il Fosso San Lorenzo.
La zona risultata inquinata e’ quella del comune di Rocca San Giovanni, precisamente si tratta delle acque della spiaggia accanto al fosso Valle Grande in localita’ La Foce. La situazione non cambia nella provincia di Teramo dove sono stati individuati cinque punti con valori batteriologici superiori alla norma di legge, di cui quattro fortemente inquinati ed uno inquinato. I primi quattro riguardano Pineto, nei pressi della foce del torrente Calvano, Giulianova lido nella zona del Fosso sul lungomare Zara,e Martinsicuro, precisamente localita’ La Foce Vibrata. Fortemente inquinato e’ anche i risultato dell’esame compiuto alla foce del fiume Cerrano, a Silvi Marina. Per quanto riguarda le spiagge controllate su segnalazione dei cittadini i livelli di inquinamento batterico sono risultati entro i limiti di legge. Si tratta della provincia di Chieti, nel comune di Ortona, in localita’ Lido Riccio, presso il Fosso del Riccio, e della provincia di Teramo, nel comune di Roseto,sulla spiaggia in corrispondenza della foce torrente Borsacchio.
“I dati – ha commentato Antonio Sangiuliano, direttore Legambiente Abruzzo – evidenziano lungo tutta la costa regionale un sistema di depurazione ancora per lo piu’ inefficace, che vede nelle foci dei grandi fiumi le sue maggior criticita’. I risultati delle analisi indicano che l’emergenza depurazione riguarda anche i corsi d’acqua minori, dove, nonostante la normativa regionale che legifera in merito,nella maggior parte dei casi non sono esposti neppure dei cartelli informativi sulla qualita’ delle acque. Chiediamo – ha concluso – che la questione depurativa regionale nel su complesso venga affrontata in maniera decisa ed efficace con la realizzazione di nuovi impianti e la migliore gestione di quelli esistenti”.
Non c'è ancora nessun commento.