Il disperato bisogno di una identità
L’Aquila – (di Salvatore Santangelo) – PERDONANZA, PROFONDITA’ E SPESSORE – (Foto: Santangelo ieri in Campidoglio) – Memoria e ricordi sono le materie prime del nostro Paese, spetta a noi trasformarle nel carburante del futuro. Questa è la sfida a cui sono chiamate le nuove generazioni. Perché porre questa domanda nella presentazione dell’iniziativa “Roma incontra L’Aquila in occasione della 718° Perdonanza celestiniana”? Perché il combinato disposto della crisi economica e del terremoto ci fa fare i conti con ciò che è essenziale. Ci spinge a rimettere al centro una parola gravida di significato: “identità”. Ne abbiamo un disperato bisogno a tutti i livelli.
Essere riusciti a portare a L’Aquila il prezioso documento con cui il Conclave di Perugia del 1294 chiede al Santo eremita Pietro Angelerio da Morrone di ascendere al Soglio pontificio conferisce alla 718° edizione della Perdonanza celestiniana una profondità e uno spessore che raramente hanno raggiunto i precedenti appuntamenti. Innanzitutto perché gli stessi Archivi Segreti Vaticani hanno inserito il documento tra i 100 che costituiscono la mostra “Lux in arcana”, riconoscendo così il ruolo particolarissimo ricoperto da papa Celestino V nel suo pur brevissimo pontificato. Di fatto questo ci lega a un evento globale, i cui numeri parlano chiaro: oltre 250mila visitatori e una poderosa copertura stampa nazionale e internazionale.
Molti mi hanno indicato come il protagonista di questa operazione, ma nessun traguardo può essere raggiunto senza piena condivisione di intenti e senza un vero gioco di squadra dove tutti esercitano il loro ruolo: le istituzioni, gli imprenditori illuminati e gli operatori culturali.
L’obiettivo colto, pur nella sua unicità e portata storica, è solo il primo passo verso traguardi altrettanto, se non più, ambiziosi, che potremo raggiungere solo riproponendo la formula “vincente” messa in campo in questa occasione. Ci aspettano ora il riconoscimento della Perdonanza come Patrimonio immateriale dell’Unesco e la sfida di L’Aquila Capitale europea della cultura 2019. Poter contare su un alleato strategico come Roma, che ci sostiene in queste sfide, è sicuramente un valore aggiunto. In questo senso lo stesso sindaco Gianni Alemanno si è detto disponibile a trasformare “Roma incontra L’Aquila…” in un appuntamento annuale, di volta in volta dedicato alla valorizzazione di un significativo documento o di una preziosa opera d’arte.
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