Confcommercio denuncia Comune per immobilismo
L’Aquila - Con una nota inviata a firma congiunta dal Direttore di Confcommercio, Celso Cioni e del Presidente di Ascom, Alberto Capretti, si illustrano i motivi che hanno spinto le organizzazioni dagli tessi rappresentate ad adire le vie legali contro il Comune dell’Aquila. Dice il comunicato: “Dopo mesi impiegati inutilmente a partecipare ad estenuanti ed improduttive riunioni nelle varie sedi degli Assessorati Comunali che si rimbalzavano e rimpallavano o reclamavano competenze rispetto alla proposta avanzata dalla scrivente Associazione, per risolvere la problematica degli operatori su Aree Pubbliche che in seguito al sisma, non potevano più esercitare la propria concessione decennale in Piazza Duomo, storico mercato cittadino, avanzando un progetto per reinsediare le imprese commerciali in Piazza d’Armi, ritenevamo di aver partecipato compostamente ad una seduta del Consiglio Comunale in data 24 agosto.
Detta adunanza è stata sospesa dal Presidente del Consiglio Comunale per consentire ai nostri rappresentanti di illustrare il progetto (peraltro su iniziativa di Amministratori e tecnici comunali, fatto modificare per ben tre volte).
Al termine dell’esposizione del nostro rappresentante, sono intervenuti tutti i Capigruppo delle forze politiche esistenti in Consiglio Comunale e tutti, diconsi tutti, hanno pubblicamente (ed esistono anche le registrazioni) espresso parere e voto favorevole alla proposta. Durante tale riunione, il Vice Sindaco Riga si è impegnato a portare all’approvazione della Giunta Comunale convocata per lo stesso giorno, la delibera illustrata in nostra presenza e che risolveva definitivamente la problematica. Pensavamo di avere partecipato ad un Consiglio Comunale ed ad una seduta dei Capigruppo del Comune dell’Aquila. E invece ci siamo sbagliati.
Perché, non solo la delibera non è stata approvata come da impegno pubblico assunto dal Vice Sindaco nella giornata del 24 agosto ma neanche nella successiva seduta del giorno seguente, ieri 25 agosto. Siamo quindi di fronte non più ad Adunanze istituzionali ma a riunioni che sembrano Consigli Comunali e che servono a prendere in giro oltre un centinaio di operatori economici che vogliono solo esercitare il proprio diritto costituzionale al lavoro e far valere il loro diritto che deriva da un Concessione decennale di esercitare la propria attività ?
E’ questa la domanda che poniamo, unitamente alla tanto sbandierata volontà espressa (per il momento solo a parole nelle migliaia d’ interviste rilasciate da questo o quell’esponente dell’Amministrazione Comunale), di far ripartire l’economia della città e quindi l’intero settore nevralgico del commercio in sede fissa e su Aree Pubbliche.
Ora se ci sono operatori che per loro fortuna, essendo commercianti ambulanti, sono in condizione di riaprire subito le loro attività , perché ci si ostina a costruire ogni giorno una nuova difficoltà ? Dobbiamo forse pensare che ci sono interessi non dichiarabili su quell’area?
Dobbiamo forse ritenere che dietro tutte queste difficoltà ci siano altre intenzioni sulla destinazione da assegnare all’area di Piazza d’Armi? Noi per il momento ci vediamo costretti a confermare lo stato di agitazione della categoria che sfocerà nelle prossime ore in protesta veemente, proprio perché il rispetto delle
Istituzioni da noi seguito finora e la nostra compostezza non hanno pagato, e non ci hanno consentito di tornare a far valere due diritti sacrosanti, il primo costituzionale che è quello al lavoro, il secondo derivante dalla titolarità di Concessioni decennali ad esercitare le attività su Aree Pubbliche.
Questo è il motivo che ci induce sin da oggi, ad adire le vie legali contro l’Amministrazione Comunale ed in tal senso abbiamo affidato mandato ai nostri professionisti, per tutelare, in ogni sede competente, i nostri diritti e richiedere i danni all’inadempiente Amministrazione Comunale. Danni derivanti da tale incomprensibile condotta dell’Amministrazione Comunale e di chi dovrebbe tutelare gli interessi dell’intera Comunità Municipale aquilana e, quindi, anche dei nostri commercianti che sono parte integrante del tessuto sociale, economico ed occupazionale della nostra città .” (Nella foto: Celso Cioni, direttore Confcommercio).
Non c'è ancora nessun commento.