Ex Aurum, tunnel Alviani inaccessibile
Pescara – La consigliera comunale Paola Marchegiani scrive: “Nel 2009, quando ricoprivo l’incarico di Assessora alla Cultura, ho portato avanti la trattativa con il Ministero dei Beni e le Attività Culturali, per il trasferimento dell’Archivio di Stato presso il piano terra dell’ex Aurum. Avevo posto come condizione inderogabile, l’accesso indipendente dall’archivio al tunnel di G. Alviani.
L’Architetto del Ministero aveva ritenuto valida e sacrosanta la clausola da me proposta. L’accordo quasi raggiunto fu però completato purtroppo dall’Amministrazione Mascia.
Il tunnel è un’opera-ambiente che G. Alviani realizzò nel 1995 quando all’ex Aurum si svolse uno degli avvenimenti più significativi e strabilianti per l’arte contemporanea italiana: L’edizione di “FUORI USO” curata da Giacinto Di Pietrantonio.
Nel cuore dell’edificio più prestigioso della città di Pescara, vero gioiello di un perfetto recupero conservativo, eseguito sotto la direzione dell’Arch. Sabatino Di Giovanni c’è quest’opera di Alviani fondata su “una semplicissima e complessa interazione ottico-mentale tra il bianco e il nero” realizzata nel luogo dove venivano conservate le confetture dello stabilimento dei Pomilio.
G. Alviani, nel 2009, venuto a Pescara in occasione della mostra “Cromofobie” valutò l’esattezza e la precisione del restauro dell’opera e la riconobbe. Domenica mi sono recata all’ex Aurum per celebrare un matrimonio e ho sentito forte l’impulso di rivedere il tunnel optical. Non c’era più l’entrata, in quanto non era stata resa indipendente dall’Archivio di Stato (chiuso la domenica).
Siamo di fronte ad un clamoroso e triste esempio di ARTE NEGATA.
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