Cospa: proposte a tutela degli allevatori
L’Aquila – Il COSPA, associazione degli allevatori che fa capo a Dino Rossi di Ofena, ha le sue proposte da portare alle autorità regionali e ai politici che vorranno farne delle iniziative legislative. Dino Rossi, ci ha inviato una sintesi delle proposte della categoria. In un documento, gli allevatori chiedono che tutte le ditte di trasformazione che usano i prodotti esteri non possano confezionarli usando marchi e nomi di luoghi legati al nostro territorio: deve essere specificata e messa in risalto la provenienza della materia prima a tutela del prodotto regionale;
-che le ditte di trasformazione di prodotti alimentari provenienti da agricoltura, zootecnia e allevamenti in generale, non possano utilizzare finanziamenti regionali per infrastrutture o per qualsiasi altro scopo, se non con l’impegno alla utilizzazione di materie prime (ortaggi, carni, latte ecc.) che non siano di provenienza regionale;
- che si utilizzi un marchio unico regionale per tutte quelle aziende che vogliono realizzare un prodotto abruzzese, con pubblicità mediatica a carico della Regione Abruzzo anche attraverso i fondi del PSR;
- che la Regione si impegni a convocare le ditte di trasformazione, che aderiscono a questa proposta realizzando un prodotto regionale, le associazioni di categoria, compreso il Cospa Abruzzo, affinché, sentite le parti, concordino ogni anno il prezzo del latte, tenendo conto delle condizioni geografiche del territorio e delle spese di gestione aziendale; lo stesso metodo si potrebbe utilizzare per altri prodotti provenienti dall’agricoltura abruzzese;
- che gli agriturismi siano obbligati ad acquistare esclusivamente prodotti locali o a marchio garantito dalla Regione Abruzzo pena la restituzione dei finanziamenti ricevuti.
La Regione si deve impegnare affinché gli organi di controllo siano operativi per far rispettare questa proposta in caso di approvazione, con sanzioni molto pesanti ai trasgressori.
Il Cospa è disponibile ad un tavolo di concertazione insieme alle altre associazioni di categoria per valutare questa proposta e prendere in considerazione qualsiasi altra idea costruttiva riguardo le argomentazioni sopra descritte”.
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