Regione, maggioranza assenteista: poltrone… disabitate, e il consiglio si liquefa


L’Aquila – UNA STORICA FIGURACCIA PER LA REGIONE – PER IL PD CHIODI SI DEVE DIMETTERE – PER SEL MAGGIORANZA A PEZZI – Doveva essere una seduta fiume, con argomenti di grande profilo, invece si è trasformata in una parodia politica, una disfatta della rispettabilità dell’istituzione Regione. Assenteisti, vergognosamente indifferenti allo spettacolo delle poltrone vuote. I consiglieri regionali hanno provocato, sicuramente consapevoli, lo scioglimento della seduta e inflitto una brutta figura all’intera maggioranza del governo Chiodi. Imbarazzate e puramente formali le dichiarazioni “difensive” di alcuni esponenti della maggioranza, tra cui Venturoni e Argirò.
“La maggioranza non c’e’ piu’, ormai e’ letteralmente a pezzi, se ne vadano a casa e si vergognino dell’andazzo che continua da mesi, Chiodi si dimetta e ponga fine allo squallore istituzionale. L’Abruzzo ha bisogno di risolutori dei problemi, lui e la sua maggioranza, al contrario, sono diventati il problema che ha l’Abruzzo”. Lo denuncia Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd in Regione, dopo che all’esito delle tre verifiche del numero legale, la maggioranza non ha avuto i numeri e per regolamento il consiglio si e’ sciolto. “Per questi signori – continua l’esponente del PD – l’Abruzzo puo’ aspettare. Nel precedente consiglio regionale la tanto decantata legge sullo sviluppo e’ stata approvata solo grazie alla presenza dell’opposizione che ha garantito il numero legale, sostituendosi alla maggioranza, se non lo avessimo fatto il segnale dato al mando dell’economia sarebbe stato devastante, non e’ un caso isolato, la maggioranza non c’e’ piu’ su tutte le partite fondamentali che riguardano l’Abruzzo”. “Oggi – afferma D’ Alessandro – si e’ consumato lo stesso identico copione. L’Abruzzo aveva bisogna di una legge che altri regioni hanno sull’edilizia, per aiutare la ripartenza economica di questo settore.Abbiamo lavorato per scrivere una buona legge, modificando profondamente quella proposta dalla maggioranza, che cosi’ come era scritta non era neanche discutibile, ma nonostante la disponibilita’ dell’opposizione la maggioranza non e’ riuscita a garantire neanche 22 consiglieri su 28, neanche questo, ne erano appena 18 o 19″. “Ora – conclude D’ Alessandro – si pone un problema di agibilita’ istituzionale, la lunga agonia pre elettorale e’ gia’ iniziata”.

CARAMANICO – “La mancanza del numero legale di fronte a un provvedimento cosi’ importante quale quello sull’edilizia dimostra che ci troviamo di fronte a una maggioranza a pezzi, incapace di decidere, divisa al proprio interno”. Cosi’ il Consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico, sullo scioglimento del Consiglio regionale per mancanza di numero di leale. “Dopo decine e decine di riunioni – dice – assistiamo al senso di irresponsabilita’ di Consiglieri che con la loro assenza hanno chiaramente dimostrato di non essere d’accordo con il testo presentato dal centro destra. Eppure questo governo al suo insediamento ha potuto contare su due provvedimenti, la legge urbanistica e le norme sull’edilizia, gia’ approntati, e sui quali aveva manifestato la propria condivisione, salvo poi decidere di abbandonarli perche’ si sono voluti privilegiare gli interessi di piccole fazioni politiche a quelli generali dei cittadini abruzzesi. A noi – afferma Caramanico – non resta che ribadire la contrarieta’ a un testo di legge, come quello presentato da Sospiri e altri, che prevede deroghe inaccettabili alle norme nazionali”.


01 Agosto 2012

Categoria : Politica
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