Coisp su G8 Genova e Placanica
L’Aquila – Il sindacato di Polizia Cosip scrive: «La decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo la quale il carabiniere che sparò a Carlo Giuliani durante gli scontri per il G8 di Genova del 2001 agì per legittima difesa, conferma che l’estintore che stava per essere scagliato contro il Defender dei militari non era affatto usato quale “simbolo di pace”, bensì come un’arma impropria con cui quel manifestante, oggi vergognosamente santificato dai soloni dell’estrema sinistra, quel giorno tentava di colpire e di ferire, se non qualcosa di peggio, dei ragazzi impegnati a compiere il proprio dovere in condizioni di estrema tensione e di grave pericolo». Lo sottolinea Franco Maccari, Segretario Generale del
COISP – Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la sentenza dei giudici di Strasburgo resa pubblica oggi. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha infatti ribadito che il carabiniere Mario Placanica non è ricorso a un uso eccessivo della forza, ma ha risposto a quello che ha percepito come un reale e imminente pericolo per la sua vita e quella dei suoi colleghi. «A distanza di oltre otto da quei tragici fatti anni – conclude Maccari – si rende finalmente giustizia a un ragazzo che ha dovuto rinunciare al suo lavoro nell’Arma e ha subìto gravi e numerose minacce di morte ed una incessante pressione psicologica che ha finito per condizionare ogni momento della sua vita. La sentenza della Corte europea ribadisce la verità dei fatti, rimettendo finalmente ordine nelle responsabilità e nei giudizi su quanto avvenuto a Genova».
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