Cave, protesta in Consiglio regionale

L’Aquila – Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà, Appello per L’Aquila, L’Aquila Oggi, Giovani Comunisti, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Circolo valorizzazione terre pubbliche, Collettivo 3e32, Misa a.p.s., Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore scrivono: “Oggi abbiamo portato la nostra protesta in consiglio regionale per attirare l’attenzione sullo scempio che si va perpetrando mediante l’attività estrattiva sregolata. È all’esame del Consiglio Regionale la proposta di legge regionale n. 435/2012 presentata ad inizio mese dal dott. Luca Ricciuti e volta ad escludere il solo Comune di L’Aquila dalla vigente moratoria. Da ventinove (29) anni l’amministrazione regionale è inadempiente all’obbligo di legge di redigere un Piano Regionale delle Attività Estrattive.
L’art. 29 della Legge Finanziaria regionale per il 2012 ha imposto una moratoria sugli ampliamenti delle cave esistenti e sull’apertura delle nuove cave fino all’approvazione di tale Piano Regionale.
La IV^ Commissione consiliare, si è espressa favorevolmente a tale deroga in ragione delle esigenze della ricostruzione e della salvaguardia dei livelli occupazionali.
Noi ricordiamo che fin dal 1978 il P.R.G. del Comune di L’Aquila esclude l’apertura di nuove cave nel territorio comunale.
Noi riteniamo
- che il territorio sia un bene comune degli aquilani e non merce di scambio e che sia esigenza prioritaria della ricostruzione la sua salvaguardia;
– che procedere in deroga ad ogni pianificazione sia contrario al buon senso ed in contrasto con l’impegno minimo assunto dal Sindaco Massimo Cialente nel suo programma di mandato di rispettare la moratoria regionale;
– che i livelli occupazionali antecedenti al sisma debbano essere salvaguardati valorizzando con intelligenza le macerie del sisma e non distruggendo pezzi della nostra storia e del nostro paesaggio”.

31 Luglio 2012

Categoria : Politica