Confermato:gli Osci abitarono il Sangro
Castel di Sangro – Incontro dibattito domani mercoledì 26 agosto alle 17 presso l´ex convento della Maddalena a Castel di Sangro per illustrare alcune importanti e inedite scoperte archeologiche risalenti all´Epoca Osca (antico popolo italico insediato in questa zona). Si tratta di un frammento di iscrizione osca, di una parte di statua maschile e di una statua femminile acefala panneggiata: i reperti coprono un arco cronologico compreso, ad un primo esame, tra III-II sec.a.C. e il II sec.d.C. e documentano la vita di un insediamento che con il nome di Aufidena divenne municipium in età romana. I reperti, di proprietà statale, sono stati recuperati e sistemati nel Museo Civico Aufidenate presso l’ex Convento della Maddalena, dove, tra altri importanti oggetti, si trovano già un notissimo frammento di iscrizione osca e varie statue pertinenti a personaggi locali di epoca romana, che denotano l´influenza e la ricchezza della città antica, posta su un’importante arteria di collegamento tra la zona peligna e il Sannio. All´incontro partecipano il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici d´Abruzzo, Anna Maria Reggiani; il neo Soprintendente ai Beni Archeologici per l´Abruzzo Raffaella Poggiani Keller, l´archeologo docente presso l´Università La Sapienza di Roma Adriano La Regina e l´archeologa della Soprintendenza abruzzese che ha effettuato i ritrovamenti. Lo rende noto l’archeologa Rosanna Tuteri. Secondo Wikipedia, gli Osci, detti anche Oschi (e, impropriamente, “Opici”), “erano una popolazione indoeuropea di ceppo sannitico della Campania antica pre-romana, appartenente al gruppo osco-umbro; la caratterizzazione del popolo è soprattutto di tipo linguistico: Osci erano infatti i popoli parlanti la lingua osca, idioma indoeuropeo del gruppo osco-umbro. Storicamente, è in questo più ampio senso riconducibile agli Osci una pluralità di popoli dell’Italia meridionale, dei quali si ha testimonianza in età antica. Dal V secolo a.C. gli Osci furono inglobati dai Sanniti, a loro strettamente affini e inizialmenti stanziati leggermente più a nord, e da allora i due gruppi finirono sostanzialmente per coincidere, in una variegata differenziazione tribale che sopravvisse a lungo anche alla conquista romana di tutto l’insieme di queste genti, compiuta con le Guerre sannitiche”.
Se ne deduce che ritrovamenti osci in territorio abruzzese sono di grande interesse e contribuiscono a conoscere meglio la dislocazione originaria dell’antico popolo.
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