Centro turistico, ma che strana gestione…
L’Aquila – Nell’ultima seduta della V Commissione “Garanzia e Controllo” del Comune si è parlato anche della gestione del Centro Turistico del Gran Sasso (CTGS). In commissione sono stati sentiti il Presidente del Consiglio di Amministrazione (CdA) avv. Comola e il Presidente dei Revisori dei Conti dott. Perrotti. Ricordiamo che il CTGS è una Spa con unico socio Comune dell’Aquila, quindi completamente controllata dalla nostra amministrazione. E’ la premessa di una nota di Appello per L’Aquila, che rivela aspetti sorprendenti della gestione e pone alcune rilevanti domande.
“Si sono rilevati dei fatti, acquisiti da atti aziendali o riferiti dal dott. Perrotti, che se veritieri sarebbero indice di una gestione per nulla trasparente e poco oculata dell’azienda che ricordiamo da molto tempo soffre di un pesante indebitamento.
Ci riferiamo a notizie sulla possibilità della mancanza di molti verbali delle riunioni del CdA dall’inizio dell’anno ad oggi. Inoltre, come riferito dal dott. Perrotti, alcuni CdA sarebbero stati convocati con un preavviso di soli 30 minuti (mezz’ora). Risulterebbero inoltre pagamenti per consulenze di cui non si troverebbero i relativi contratti di affidamento negli atti aziendali.
Molte di queste consulenze sarebbero state svolte da società e persone di Genova, città di provenienza del Presidente Comola.
In alcuni casi si giunge al paradosso che per prestazioni di 5.000 euro si pagano, per i primi sei mesi dell’anno, altri 4.000 euro di rimborsi spese per le trasferte sostenute tra Genova e L’Aquila. E non parliamo di consulenze specialistiche irreperibili nei nostri territori.
“Alcune sedute del CdA – prosegue la nota di ApL – sarebbero state presiedute, in qualità di segretario, da consulenti genovesi con conseguenti rimborsi spese di oltre 1.000 euro a seduta. In precedenza queste mansioni erano affidate a personale interno dell’azienda con zero costi. Non si può far a meno di chiedersi se è questa una gestione oculata vista anche la grave situazione debitoria in corso, se queste scelte sono indice di una sana ed economica amministrazione.
Ci chiediamo inoltre se sia questa la gestione migliore per il rilancio del Gran Sasso e della nostra economia turistica a cui servirebbe una strategia lungimirante di messa a sistema di tutte le potenzialità del territorio.
Non ci sembra la strada giusta, senza trasparenza non ci può essere efficienza. E di trasparenza e di economicità nella gestione dell’avv. Comola sembra non esserci traccia.
Se queste notizie fossero confermate, crediamo che sarebbe inevitabile da parte del socio unico, il Comune dell’Aquila, procedere all’immediata rimozione dell’avv. Comola dal delicato ruolo che ricopre. Questo a tutela del Comune, del Centro Turistico e dei suoi dipendenti, degli operatori della zona oltre naturalmente che dei cittadini tutti, i veri azionisti di quell’azienda. I riscontri presto li avremo, visto che abbiamo provveduto a una richiesta di accesso agli atti del Centro Turistico, nel rispetto del principio del controllo quale pieno esercizio, da parte del Comune socio, dei poteri di indirizzo e controllo sulle attività amministrative e gestionali della società partecipate”.
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