Codacons: giustizia per ex sindaco Valentini di Roccaraso, che fu soltanto perseguitato


L’Aquila – Che sia fatta giustizia per la morte di Camillo Valentini sindaco di Roccaraso, suicidatosi in carcere il 14 agosto del 2004: lo chiede il comitato Codacons che sottolinea come le accuse nei suoi confronti – riguardo a presunte irregolarita’ nella vendita di uno stabile al centro del paese – si siano rivelate infondate. ‘Ancora pochi mesi – osserva il comitato – fa un’altra perizia ordinata dal Consiglio di Stato ha dimostrato i rischi esistenti per la pubblica e privata incolumita’. Non basta che le sentenze della magistratura abbiano dimostrato l’innocenza di Camillo Valentini e che egli non ha commesso mai nessun reato: nessun falso e nessun abuso in concorso con altri. Il Codacons rileva la necessita’ che ‘risulti a tutti chiaro il significato e gli scopi che si volevano raggiungere con le denunce presentate contro di lui e la persecuzione giudiziaria imbastita per anni contro il sindaco Valentini. A settembre il Tribunale di Campobasso processa l’ispettore di Polizia dello S.C.O. di L’Aquila che condusse tutte le indagini, nonostante la madre fosse in conflitto con la famiglia Valentini e con il comune di Roccaraso per le cause di sfratto avviate nei suoi confronti’. ‘Intanto – conclude la nota del Codacons – il palazzo maledetto e’ inagibile ma la Procura di Sulmona non lo sequestra e lo lascia abitare come se niente fosse: per questo un nuovo esposto al Consiglio Superiore della Magistratura e’ partito ieri. Il 7 settembre nella sala del consiglio comunale Valentini sara’ ricordato e le nuove iniziative per punire i malfattori che lo accusarono ingiustamente saranno illustrate da tutti i relatori’.


25 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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