Dragaggio, ancora impegni e promesse
Pescara – NOVITA’ FORSE IN AUTUNNO, PROBLEMA SUL TAVOLO DEL GOVERNO – Pescara e l’Abruzzo, per il porto canale, non sono in grado di cavarsela da soli, quindi si passa la palla a Roma, ma per ora non accadrà nulla. Si va avanti tra incontri, impegni, promesse, ma il porto resta inagibile, anzi sempre più pericoloso e ogni volta che piove si teme l’esondazione. Tristemente, marinai e fedeli debbono prendere anche atto che la processione per la festa estiva di S.Andrea non si potrà fare. Ieri c’è stato, appunto, un ennesimo incontro a Roma: “E’ stato molto positivo in quanto i sottosegretari Fanelli e Improta mi sono sembrati molto determinati. Non poteva essere altrimenti visto che ormai il problema e’ di fatto sul tavolo del Governo”. Lo ha detto il comandante della Direzione marittima di Pescara, Luciano Pozzolano. “Per risolvere l’attuale situazione di emergenza – ha proseguito – si ricorrera’ ad un bando di gara per un intervento da mettere in campo all’inizio dell’autunno per consentire l’ operativita’ minima del porto. E’ ovvio che si sta lavorando per programmi di piu’ ampio respiro che richiedono, pero’, piu’ tempo per essere portati a termine. Ieri – ha ribadito – abbiamo parlato delle questioni emergenziali: attualmente la marineria e’ ferma ma il 5 ottobre bisognera’ dare delle risposte”.
Per quanto riguarda il materiale dragato il comandante ha detto che “probabilmente si fara’ in modo che la ditta vincitrice della gara si occupi di tutto, ma non e’ stata persa di vista l’ipotesi della vasca di colmata”. Sui fondi Pozzolano ha detto che “si cerchera’ di fare in modo affinche’ non sia necessario impegnare somme rilevanti, considerata la scarsita’ di risorse disponibili. E’ stato costituito un gruppo di lavoro ristretto che – ha spiegato- dovra’ bandire una gara e sulla scorta di quelli che saranno anche i sondaggi tecnici, nel giro di dieci giorni, si potra’ stabilire con precisione l’entita’ delle risorse necessarie per affrontare questo primo intervento d’urgenza” . Il comandante infine sulla mancata autorizzazione per la processione in mare per la festa di Sant’Andrea ha detto: “Sono molto amareggiato per essere stato costretto a prendere una decisione cosi’ forte, ma le condizioni del porto non garantivano la sicurezza. D’altra parte bisogna in qualche modo fare in modo che qualcosa si muova, probabilmente questo e’ un ulteriore spunto affinche’ si possa rendere il porto nuovamente operativo”.
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