Regione, no a chiusura uffici postali
L’Aquila – UN SECCO DINIEGO A POSTE ITALIANE CHE VUOL TAGLIARE UFFICI PERSINO A ONNA – L’Abruzzo, specie nelle zone terremotate, ha bisogno di presidi e strumenti per rialzare la testa, per invogliare la popolazione a restare (pur tra tante difficoltà ), e cosa fa Poste Italiane? Indifferente alle particolari esigenze del territorio, taglia brutalmente ben 73 uffici postali. Tra i quali quello di Onna, la frazione aquilana martire del sisma, dove tutti tentano di rinascere, con aiuti e sostegni dall’Italia e dalla Germania, meno le Poste che semplicemente si armano di forbice. Fanno due conti, stabiliscono che Onna non conviene, e tagliano. La Regione dice no.
Nella seduta odierna del Consiglio regionale e’ stata approvata all’unanimita’ la risoluzione del PD in difesa dei piccoli uffici postali. La richiesta era stata avanzata dai consiglieri Ruffini e Venturoni dopo aver appreso la notizia che Poste Italiane aveva pronto un Piano di riorganizzazione che prevedeva un taglio di 73 presidi in Abruzzo. La risoluzione impegna il Presidente Chiodi ad intervenire presso il Ministero competente con opportune iniziative atte a garantire il mantenimento del servizio pubblico nelle realta’ locali colpite dalla chiusura degli sportelli postali, oltre all’ istituzione di un tavolo permanente tra Regione, UPI, ANCI, Poste Italiane e forze sociali per monitorare la situazione e per conoscere quali siano le reali intenzioni dell’azienda in merito al piano occupazionale.
“Siamo soddisfatti” commenta Ruffini “riteniamo un errore il taglio degli uffici postali specie nelle aree interne dove vivono molte persone anziane che ad esempio dovrebbero percorrere molti chilometri solo per ritirare la pensione. Il nostro appello ha gia’ mosso molti sindaci che nei rispettivi consigli comunali si sono espressi contro il piano delle Poste Italiane. Siamo per la difesa dei servizi nel territorio e siamo a fianco dei sindaci che ogni giorno si trovano da soli nei confronti di alcune decisioni che vengono prese dall’alto. Adesso ci attendiamo che il Presidente Chiodi rappresenti al Ministero la volonta’ del Consiglio regionale. In ogni caso vigileremo sul rispetto dell’impegno preso oggi e se sara’ necessario terneremo a dare battaglia”.
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi pomeriggio, la legge di “Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale”. Sono stati rinviati, invece, il progetto di legge sull’edilizia, che torna in aula il 31 luglio, la nuova legge elettorale, la nomina del Garante dei Detenuti e la sostituzione di un componente del Collegio regionale per le garanzie statutarie.
Non c'è ancora nessun commento.