Province, tagli decisi: salve Aq e Ch
L’Aquila – COME SI PREVEDEVA ALL’INIZIO, NIENTE DA FARE PER PESCARA E TERAMO – “L’esito generale della riorganizzazione delle Province “portera’ a un numero, con qualche unita’ di approsimazione, intorno alle 40 Province e alle 10 citta’ metropolitane”. In Abruzzo si salverebbero solo Chieti e L’Aquila. Le notizie le ha fornite il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. I requisiti del riordino, ha spiegato Patroni Griffi, “sono stati individuati in almeno 320mila abitanti e almeno 2.500 kom quadrati: nuove aggregazioni che sorgeranno non potranno andare al di sotto di questi requisiti”.
“Questo – ha spiegato Patroni Griffi, costituisce il secondo passaggio del percorso gia’ delineato nel decreto spending review: si tratta dell’individuazione dei criteri dimensionali minimi sulla base dei quali tutte le province dovranno essere riordinate. Ora – ha aggiunto – si apre il confronto con i consigli delle autonomie locali e delle regioni e il passaggio finale di questo percorso in un nuovo atto legislativo che mettera’ a regime il complesso riordino del sistema di governo sul territorio”.
Perchè in Abruzzo solo L’Aquila e Chieti? Perchè i criteri di sopravvivenza sono popolazione (più di 350.000 abitanti, quindi solo Chieti che ne conta oltre 390.000) e l’estensione territoriale ( più di 2.500 km quadrati) . L’Aquila ha l’estensione, ma non la popolazione, però si salva in quanto capoluogo di Regione.
Immediate le reazioni e le proteste a Pescara, specie in rete, e le accuse alla classe politica locale “incapace di farsi valere a Roma”. Il problema sarà comunque demandato regione per regione ai locali CAL, enti per le autonomie locali, quindi si può ben dire che la diatriba comincia solo adesso e porterà chi sa dove. In passato l’Abruzzo è stato messo a soqquadro da rivolte e disordini per la scelta del capoluogo di regione, all’inizio degli anni Settanta. Cosa accadrà oggi non può prevederlo nessuno.
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