FAS per salvare l’ambiente, non distruggerlo


Sulmona – I comitati cittadini per l’ambiente scrivono (senza alcuna firma sul documento diffuso): “I fondi FAS devono essere utilizzati per valorizzare il nostro patrimonio ambientale, storico e culturale, non per distruggerlo. La commissione consiliare presieduta da Cristian La Civita è sulla strada giusta ed auspichiamo che il Consiglio Comunale di venerdì confermi le scelte scaturite dai lavori della commissione mettendo, così, una pietra tombale sopra l’assurdo progetto della piattaforma regionale per i rifiuti industriali.
Un progetto, quest’ultimo, sponsorizzato da personaggi come il sindaco Federico, che si sono distinti per la loro pessima condotta in campo ambientale: basta dire che, dopo anni di annunci, l’amministrazione da lui presieduta non ancora attua la raccolta differenziata dei rifiuti urbani; per non parlare della vicenda Snam, che fa registrare un costante doppio gioco ed una sostanziale copertura del devastante disegno della multinazionale del gas.
Nell’incontro dell’inverno scorso, con la commissione presieduta dal consigliere La Civita, ponemmo con chiarezza l’esigenza che i fondi FAS fossero impiegati per la riconversione in senso ecologico della nostra economia e quindi prioritariamente per la salvaguardia del territorio attraverso interventi di ripristino ambientale, bonifica e riqualificazione; per la prevenzione dei rischi naturali e quindi la messa in sicurezza, rispetto al rischio sismico, del territorio e dei centri storici; per la riqualificazione e ristrutturazione ecocompatibile del patrimonio edilizio esistente, a cominciare da quello pubblico, attraverso interventi diretti al risparmio e alla efficienza energetica; per la valorizzazione delle eccellenze esistenti nel nostro comprensorio, intese quali produzioni tipiche e biologiche, artigianato di qualità, musei, centri ambientali, tradizioni popolari, al fine di incentivare la domanda turistica, volano indispensabile alla nostra realtà territoriale per far ripartire l’economia.
Riteniamo che, in questo ambito, possa trovare spazio anche lo studio della qualità dell’aria nel nostro comprensorio, da tutti auspicato ma mai avviato.
Quello che è certo è che bisogna voltare pagina e mettere in soffitta quei progetti che producono solo danni all’ambiente e alla salute dei cittadini, come dimostra l’ottimo articolo del dott. Maurizio Proietti, ricercatore dell’ Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente (ISDE).
Così come non è accettabile che decisioni tanto importanti vengano prese sulla testa dei cittadini dalla solita oligarchia politico-economica.
Ribadiamo, perciò, che è indispensabile che su questi temi, prima dell’adozione delle scelte definitive, si apra un ampio confronto pubblico con tutte le realtà sociali, produttive e culturali del territorio.


18 Luglio 2012

Categoria : Cronaca
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