Per gli abruzzesi niente anguille
Montesilvano – AGLI ABRUZZESI PROIBITO IL CONSUMO DEL PESCATO NEL LORO MARE – MIOPIA DELL’UFFICIO ITTICO REGIONALE? – Vincenzo Amicone – presidente società cooperativa “PICCOLA PESCA BORA” – Montesilvano – via Liguria, 31, scrive: “…Allo stato attuale, vi è la impossibilità sostanziale di ingresso dell’Abruzzo nel Piano nazionale di gestione delle anguille>, perché l’Ufficio politiche ittiche della Regione Abruzzo ha omesso di aderire, a suo tempo, alla normativa nazionale di questo specifico tipo di pesca, e di conseguenza proibisce agli abruzzesi il “consumo delle anguille pescate nel loro mare”.
Questa la secca risposta dell’UNIMAR (organismo tecnico di riferimento indicato dal ministero), notificata dall’ente regionale abruzzese ai soci della cooperativa “Piccola pesca bora” di Montesilvano (che ovviamente riguarda tutti i piccoli pescatori della costa adriatica), i quali da sempre comprendono nel loro reddito (quello che tutti conoscono) la pesca e la vendita diretta di “pesce fresco in prossimità dell’attracco, lungo la banchina”, integrate, nel periodo ottobre-dicembre, dalla cattura di non un’elevata quantità di anguille.
Ciò significa, nel gergo marinaro, che la pesca delle anguille lungo la costa abruzzese non è una “specie bersaglio” di tipo intensivo.
Allo “stato attuale”, però, per la “gravissima omissione “ della Regione, ove per caso nel momento della vendita diretta del “pesce fresco” oppure “pesce misto”dovesse capitare qualche anguilla, gli stessi pescatori verrebbero inesorabilmente sanzionati con quattro mila euro di multa.
Un’ingiustizia, non v’è che dire!
Soprattutto se si pensa che gli stessi componenti della Cooperativa “Piccola pesca bora” ripetutamente hanno inviato solleciti alla Regione Abruzzo perché la cattura delle anguille, lungo le coste abruzzesi, fosse inserita nel Piano nazionale.
Solleciti mai accolti, per cui le quote di anguille spettanti ai pescatori locali, sono state attribuite alle note e grandi industrie delle anguille, con buona pace dei consumatori abruzzesi.
E con gravissimo danno economico per i piccoli pescatori, già tanto svantaggiati rispetto a quelli di altre zone.
E’ appena il caso di ricordare – come sostengono i soci della cooperativa “Piccola pesca Bora” –
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