Caldo, la notte porta il fresco?
L’Aquila – (Immagine: preparazione ad una danza sciamanica per la pioggia) – Oggi ancora due vittime del caldo: un anziano che si è sentito male, in acqua, e una donna di 88 anni deceduta per l’afa. Il caldo continua, ma le previsioni – anche quelle locali – assicurano che le prime frescure dovrebbero arrivare dopo il tramonto di oggi. La notte dovrebbe essere fresca, sia al mare che (di più) nell’interno dell’Abruzzo. Domani qualche nuvola, il 15 anche qualche pioggia in quasi tutto l’Abruzzo. Poi Sole e cielo sereno, ma calure estive più sopportabili, al di sotto dei 30 gradi, quindi in linea con le medie stagionali. Benchè dal 15 luglio abbia inizio quello che si chiama “solleone”, fino al 15 agosto. Un nome più legato alle credenze sulle costellazioni e sullo zodiaco, che a dati climatici.
Più che la fine del caldo (che potrebbe anche segnare la fine del periodo che uno si aspetta come estivo, cioè tutto sudore e tintarelle), bisogna aspettarsi e desiderare l’arrivo di piogge. La siccità dura infatti da più di un mese, durante il quale si sono avuti solo sporadici, inutili acquazzoni violenti nelle aree collinari e montane. C’è un enorme bisogno di acqua, di piogge che durino delle ore, magari una notte intera, costanti e regolari. O quelle, o la sete per tutti. Servirà a qualcosa danzare per la pioggia o pregare santi e sante preposte alle precipitazioni da antiche credenze? Male non fa, quindi c’è anche chi ci prova… In fondo, tutte le danze – specie quelle sciamaniche e rituali – sono sempre servite a chiedere l’aiuto degli dei in occasione di qualche avversità e carestia.
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