Casa studente, il processo va avanti

L’Aquila – RESPINTA ISTANZA PER ATTI A CORTE COSTITUZIONALE – Qualcuno ci contava, o almeno ci sperava: tentare di mandare per le lunghe o di rallentare chi sa per quanto tempo uno dei processi più scottanti del doposisma a L’Aquila: quello per le vittime nel crollo disastroso della Casa dello studente, in via Venti Settembre. Ma non ci sarà alcuno stop per il processo sulla morte dei nove studenti universitari in quel crollo straziante, finito sui giornali e in tv sugli schermi di mezzo mondo. Un’ecatombe di giovani che erano a L’Aquila per studiare, credevano di vivere al sicuro e invece abitavano in un edificio evidentemente a rischio polverizzatosi nella grande scosse delle 3 e 32 del 6 aprile 2009.
Che il processo, in corso da mesi, debba andare avanti, lo ha stabilito stamane il giudice per l’udienza preliminare Giuseppe Grieco (foto) che ha respinto un’istanza presentata dell’avvocato Mercurio Galasso, difensore di tre dei dieci imputati, che gli chiedeva di sollevare una questione di legittimita’ davanti alla Corte costituzionale in merito a una norma del Codice di procedura penale, il comma 3 dell articolo 87, che dispone l’esclusione del responsabile civile per gli imputati che si avvalgono del rito abbreviato. Dopo un’ora di camera di consiglio, il Gup ha ravvisato la manifesta infondatezza dell’istanza ed ha fissato per il 20 ottobre una nuova udienza in cui sara’ convocata il super-perito Maria Gabriella Mulas, docente del Politecnico di Milano, che ha prodotto una maxi perizia di 1.300 pagine, alla quale le parti potranno porre nuovi quesiti. Oausa estiva, quindi, e poi si va avanti senza più intoppi: è la speranza di tutti. La giustizia italiana, nonostante spesso i magistrati siano volenterosi e convinti di dover dare sentenze nel minor tempo possibile, è piena di insidie, trappole, caditoie in cui si può precipitare perdendo tempo prezioso.