Se il mare si alza di venti centimetri…
L’Aquila – IL FENOMENO SI E’ VERIFICATO NEL TIRRENO – SI E’ TRATTATO DI UN “MARROBBIO”? – Come avvenne oltre trenta anni orsono in Adriatico, anche il Tirreno ha subito nei giorni scorsi una repentina variazione di livello, fenomeno che ha impressionato molte persone ed ha fatto circolare le solite voci allarmistiche. In Adriatico, tanti anni orsono (era la fine degli anni Settanta) chi era sulle spiagge, in piena estate, vice con indubbia paura il mare ritiarsi di diversi metri, lungo chilometri di arenili, anche abruzzesi. Dopo essere arretrato, il mare tornò al suo posto spumeggiando e avanzando sempre di qualche metro. Una specie di onda anomala, ma con andirivieni dell’acqua. La spiegazione? Come sempre, non ci fu, perchè si lasciò spazio solo a qualche ipotesi: un terremoto sui fondali del mare, molto più a sud, all’altezza dell’isola greca di Corfù, oppure grandi frane sempre sott’acqua, chi sa dove. La paura passò e non ci si pensò più.
Qualcosa di diverso, e molto più persistente di un andirivieni di onde, la variazione del livello del mar Tirreno, durata qualche ora, registrata nella tarda mattinata di giovedi’ scorso, sulle coste del Lazio e della Calabria. Non e’ stata provocata, secondo i rilievi dell’Ingv, “da attivita’ sismica o vulcanica nell’area”. Le cause del fenomeno, registrato anche dalla rete mareografica italiana gestita da Ispra – che, alla stazione mareografica di Anzio, ha rilevato una variazione totale di livello del mare di circa 20-30 centimetri – sono tuttora in corso di approfondimento da parte dei tecnici, ma al momento l’ipotesi piu’ accreditata e’ legata all’influsso di una perturbazione atmosferica di origine nord-africana.
“Sebbene non usuale per le coste tirreniche dell’Italia centro-meridionale, la repentina variazione del livello del mare – osserva il Dipartimento della Protezione civile – e’ fenomeno abbastanza frequente in alcuni tratti delle coste italiane, ad esempio nel canale di Sicilia, dove prende il nome di marrobbio ed e’ associato a particolari condizioni meteo-climatiche. E’ utile ricordare che, seppure in presenza di eventi di limitata entita’, e’ comunque consigliabile nel caso si osservino fenomeni analoghi darne notizia alle Capitanerie di Porto e allontanarsi dalla spiaggia, portandosi verso aree piu’ elevate”.
Il marrobbio è un fenomeno conosciuto e studiato, anche se non ne sono sicuramente note le cause. Dovrebbe verificarsi quando cambia di molto il tempo, con forti venti e cielo nuvoloso. Se ne sono avuti nel Mediterraneo del Sud e in Adriatico, dicono i dati scientifici, ma non nel Tirreno. La presenza di tanti vulcani in quel mare (tra loro il Marsili, gandissino, in sonno e interamente sommerso) ha fatto temere un’attività sismica, ma gli scienziati non l’hanno rilevata escludendola.
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