Chiodi, seconde case risorsa essenziale
L’Aquila – I piccoli centri dell’interno ospitano migliaia di seconde case, che sono abitate solo d’estate o nei ponti festivi da chi è originario del paese, ma vive e lavora altrove. Se le seconde case verranno a mancare, crollerà l’unica risorsa di molti paesini di montagna o in zone turistiche, ma “il problema delle seconde case per i comuni del cratere, ad eccezione dell’Aquila, rimane la principale questione irrisolta, anche alla luce del maxiemendamento che andra’ oggi al Parlamento”. Lo ha dichiarato il Commissario delegato e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.
“Non e’ una questione di poco conto – spiega – considerato che i centri storici dell’Abruzzo interno sono oggi la principale risorsa economica dei rispettivi Comuni al pari di quello che il monumentale centro storico dell’Aquila e’ per il Capoluogo dell’Abruzzo”. Secondo Chiodi “non possiamo permettere che la ricostruzione possa essere realizzata ‘a macchie’, escludendo, per i piccoli Comuni, le parti comuni di edifici costituiti solo da seconde case o con unico proprietario: le strutture esterne delle abitazioni dei centri storici sono comunque un patrimonio da tutelare e, se possibile, da valorizzare. Il rilancio economico dei territori colpiti dal sisma del 6aprile 2009 passa anche attraverso la ricostruzione, l’adeguamento sismico e il recupero dei borghi, nella loro interezza. Come ho piu’ volte richiesto in passato, auspico che questo tema possa essere ora definitivamente affrontato e risolto”.
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