La barca per l’Abruzzo in Europa. Prendere o lasciare.
Oggi, il ministro Barca ha ricordato che “per la fase dell’emergenza sono gia’ stati spesi 2,7 miliardi di euro e che altri 7,7 miliardi sono in corso di stanziamento. Si tratta della piu’ grande concentrazione di investimenti pubblici in Italia”. Ma allora L’Aquila e l’Abruzzo intero potrebbero segnare un momento storico se si mettessero a frutto tutte queste risorse con delle misure mirate a raggiungere degli obiettivi di sviluppo economico. Lo sviluppo di un territorio non può prescindere da un’accelerazione del suo posizionamento nello scenario internazionale. Oggi la competizione avviene in primis tra territori e solo dopo e di conseguenza tra le aziende più competitive che si insediano nei territori più competitivi. In primis nello scenario dell’Unione Europea deve essere riposizionato l’Abruzzo intero. Ora o mai più. Serve un’azione vera, “tecnica” e al tempo stesso politica, per accelerare questo processo e diventare momento di slancio. In questi giorni il Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) sta avviando un programma sperimentale di coinvestimento con i business angel in Europa. Il FEI ha scelto una regione della Germania, investendo li 30 dei 90 milioni di euro totali, per cambiare la storia di quella regione. Perché non fare una politica del genere in Abruzzo concentrandosi sull’Aquila sviluppando un distretto altamente specializzato nell’uso dei materiali antisismici e dell’edilizia avanzata? Pensate che non ne beneficerebbe tutto l’Abruzzo? Ora o mai più. L’Aquila con tutti i suoi limiti ed i suoi dolori è l’unica chiave per rendere l’Abruzzo una regione attrattiva e migliorare di conseguenza lo standard di vita.
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