Delle donazioni… niente progettualità


L’Aquila – SONO DECINE DI MILIONI: COSA SE NE FARA’? – Scrive Pina Lauria. “Nella relazione del Ministro Fabrizio Barca del 16 marzo 2012, nel paragrafo “Informazione. Fonte e destinazione delle risorse. Stato di attuazione finanziaria e fisica degli interventi”, è specificato che tra le risorse rilevate nella ricognizione sono ricomprese le donazioni effettuate da privati e Stati esteri che ammonterebbero a circa 87 milioni di euro. Si aggiunge che sono tuttora in corso approfondimenti con gli Uffici della Protezione Civile per la predisposizione di una ricognizione finale dell’articolazione degli interventi. Nella Tavola 1 “Risorse finanziarie per fonte”, gli 87 milioni delle donazioni vengono indicati come altre fonti con la specificazione, nella nota, che le informazioni provengono dal sito della Protezione Civile e che i dati sono provvisori. Si aggiunge che sono in corso approfondimenti presso gli Enti ed i soggetti erogatori e i beneficiari delle donazioni.
Nella successiva relazione del 12 giugno 2012 “Stato di avanzamento delle misure urgenti per le semplificazione, il rigore e il superamento dell’emergenza del dopo-sisma in Abruzzo” – Tabella A.2, relativa alle risorse finanziarie per fonte, destinazione e utilizzo al 30 aprile 2012, nella voce donazioni viene ancora specificato che i dati sono provvisori e che sono in corso approfondimenti.
Questa provvisorietà delle donazioni pervenute sul conto della Protezione Civile, che pure sul sito della stessa sono per gran parte rendicontate con l’indicazione degli interventi effettuati, dà ragione delle richieste che tanti cittadini hanno sempre avanzato in merito all’ammontare delle donazioni e al loro utilizzo, e all’eventuale disponibilità, in particolare per le donazioni pervenute sul conto corrente di Regione, Provincia e Comuni.
Il Commissario/Presidente della Regione Chiodi, nell’agosto 2011, rese noto che le donazioni pervenute sul c/c della regione Abruzzo ammontavano complessivamente a 10,8 milioni di euro. Di queste, 2,3 milioni erano donazioni vincolate a progetti specifici per volontà dei donatori: Prontosoccorso pedriatico; Progetto SMILE e Comune di Villa S. Angelo. Per i restanti 8,5 milioni assicurò il loro impiego per attività di rilancio sociale dei territori colpiti dal sisma, con la previsione della costituzione di una Commissione, sul modello della Commissione dei Garanti della Protezione Civile,che avrebbe deciso autonomamente come destinare tali fondi.
La Regione Abruzzo ha emanato la Legge 2 dicembre 2011, n. 41, pubblicata sul BURAT n. 73 del 7 dicembre 2011, per disciplinare gli interventi per il rilancio della città di L’Aquila e delle località che insistono nel cratere sismico. La copertura finanziaria è data dalle risorse provenienti dalle donazioni per complessive risorse di euro 8.400.000,00.
Tali risorse vengono così suddivise:
euro 1.500.000,00 in favore della popolazione studentesca con progetti ed azioni posti in essere dall’ADSU, formulati d’intesa con l’Università di L’Aquila;
euro 400.000,00 in favore dei giovani della città di L’Aquila: la Regione sostiene la realizzazione da parte del Comune di L’Aquila di una struttura per l’aggregazione sociale degli studenti e dei giovani da ubicare nel centro della città;
euro 4.000.000,00 per interventi in favore del Comune di L’Aquila per l’adeguamento o la realizzazione di impianti per lo svolgimento di attività sportive e ricreative e per lo sviluppo di progetti finalizzati all’aggregazione sociale;
euro 1.400.000,00 per interventi in favore degli altri Comuni del cratere, finalizzati all’adeguamento o alla realizzazione di impianti per le attività sportive o ricreative e per l’aggregazione sociale, in particolare giovani e anziani;
euro 1.100.000,00 per interventi in favore di associazioni senza scopo di lucro che svolgono attività ricreative o sportive ed aventi sede legale in uno dei Comuni del cratere sismico. I progetti devono essere finalizzati all’aggregazione sociale, con particolare riferimento a giovani ed anziani, anche tramite la pratica di attività sportive e ludiche.
E’ di alcuni giorni fa la notizia che il Monte dei Paschi di Siena ha individuato i beneficiari della donazione, frutto di una raccolta di fondi presso i clienti della Banca.
Beneficiari sono i Comuni del cratere che hanno presentato specifici progetti. Il contributo assegnato al Comune di L’Aquila è pari a 971 mila euro. Tale donazione vede vari ambiti di intervento: sportivo, educativo, ampliamento sala riposo, opere di urbanizzazione, caffè letterario in centro storico.
Osservo che sembra esserci una sovrapposizione degli ambiti di intervento cui sono destinate complessivamente le donazioni.
Non è chiaro, ad esempio, se ai 400 mila euro delle donazioni pervenute alla Regione per la realizzazione da parte del Comune di L’Aquila di una struttura per l’aggregazione sociale degli studenti e dei giovani da ubicare nel centro della città devono aggiungersi i 300 mila euro della donazione del Monte Paschi di Siena, assegnati al Comune di L’Aquila per il Caffè letterario, struttura destinata ai giovani in centro storico. Si tratta della stessa struttura? Viene da chiedersi, in caso positivo, è opportuno utilizzare 700 mila euro per una struttura temporanea? Nel caso trattasi di due strutture, è ancora opportuno disseminare il centro storico con strutture aventi carattere di temporaneità? Se poi a ciò si aggiunge anche la paventata struttura polivante, sempre temporanea, che dovrebbe sorgere nei pressi del parco del Castello, allora diventa più che mai necessario chiedersi se non sarebbe il caso di convogliare tutte le risorse disponibili al recupero dell’esistente.
Ancora, non è sufficientemente chiara la destinazione dei 40 mila euro da utilizzare per l’ampliamento della sala riposo, suppongo del centro anziani, in Via Duca degli Abruzzi: ora, il centro anziani è inagibile e tale notizia si sovrappone ad un’altra, di aprile 2012, con la quale l’amministrazione comunale annunciava un centro polifunzionale nell’area di San Basilio, dove appunto è situato l’ingresso del centro anziani.
In questo navigare a vista della progettualità riferita ad interventi di aggregazione, finanziati tra l’altro con risorse delle donazioni, evidenzio che nessun intervento è stato preso in considerazione, prioritariamente, per progetti all’interno degli agglomerati del progetto c.a.s.e. ; inoltre, manca totalmente la visione di un non più procrastinabile luogo di riferimento per i cittadini del centro storico della città e della sua immediata periferia: popolazione sottoposta alla diaspora, divisa, allontanata dai propri luoghi e relazioni, dispersa nei 19 agglomerati, nei Map e nei Comuni limitrofi. Non dispersione che è stata garantita, giustamente, alle popolazioni delle frazioni, tutelate con il principio della territorialità, sia attraverso la costruzione dei MAP, sia con le aree vincolate del progetto c.a.s.e., senza dimenticare che numerose frazioni hanno visto donazioni finalizzate per strutture di aggregazione, già in essere, oltre che ad avere ripristinato/messo in sicurezza i centri civici.
In nome della informazione e trasparenza ormai invocate da tutti, sarebbe bene sapere se a quanto ammontano le risorse provenienti dalle donazioni pervenute sui rispettivi conti correnti di Regione, Provincia e Comune; quale importo è stato utilizzato e per quali interventi e quale importo, all’attualità, è disponibile. Sarebbe opportuno anche un chiarimento riguardo alla struttura/e previste in centro storico, oltre a conoscere tempi e volontà di un luogo di aggregazione, ubicato nel centro storico, dignitoso per i cittadini aquilani.


09 Luglio 2012

Categoria : Dai Lettori
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