Testa su soppressione provincia: riflettere


Pescara – (di Guerino Testa, presidente Provincia di Pescara) – “Prima di procedere alla soppressione della Provincia di Pescara si dovrebbe promuovere una riflessione seria, tenendo conto di alcuni fattori diversi da quelli ipotizzati dal Governo. Cancellare con un colpo di spugna una Provincia come quella di Pescara basandosi solo su criteri numerici appare quasi una follia, e lo stesso va detto sicuramente anche per le altre Province che rischiano di scomparire. Lo dico riferendomi, ad esempio, all’indicatore relativo alla popolazione residente di cui tiene conto il Governo: ogni giorno a Pescara arrivano e lavorano moltissime persone da altre zone, e d’estate le presenze sono elevatissime, per cui il dato dei residenti è solo indicativo.
Se dico no alla soppressione è perchè non credo possa essere cancellata l’identità della Provincia di Pescara, che è attiva, vitale, dinamica, economicamente più vivace delle altre. Si è sempre detto che Pescara è il vero capoluogo di questa regione, quanto meno dal punto di vista economico, e non è mia intenzione scippare il titolo a L’Aquila che anzi merita in questo momento un’attenzione massima. Ma non si può neppure ipotizzare di spazzare via questa realtà costruita negli anni dai pescaresi senza promuovere prima un approfondimento serio. La centralità di un territorio non si “resetta”così.
Altro discorso è il taglio delle spese: sono d’accordissimo, gli sprechi vanno azzerati, e la Provincia di Pescara negli ultimi due anni ha fatto a meno di 5 milioni di euro, tagliati dal Governo. Insomma, il Governo ha già tolto molto a questo ente, privandolo della possibilità di eseguire interventi importanti nei 46 comuni, ad esempio nelle scuole e sulle strade, e con questo voglio mettere in evidenza che la spending review per noi è cominciata già da un pezzo, nonostante nessuno lo dica. Sempre parlando di spending review tutti sanno che lo scorso anno, con il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, ho proposto l’accorpamento di taluni servizi con la Provincia di Chieti.
Sarebbe opportuno – prima di compiere scelte azzardate – avviare un discorso ragionato, che interessi ogni singola regione e ogni singolo territorio, senza correre frettolosamente verso un risultato che sarebbe solo ragioneristico.
So bene che in questa fase una richiesta del genere può sembrare un disperato tentativo di difesa di una poltrona o di un incarico di prestigio. Non è così: ciò che va preservato non è questo ma ben altro”.


07 Luglio 2012

Categoria : Politica
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