Sisti: “Tagli sconsiderati in giustizia”
L’Aquila – “La cancellazione dei tribunali cosiddetti minori e’ un’operazione sconsiderata, bisogna attivarsi per assumere ogni opportuna iniziativa diretta a cancellare un provvedimento scellerato e oscurantista i cui effetti sono devastanti”. E’ quanto dichiara in una nota il Difensore Civico della Regione Abruzzo, Nicola Sisti, in merito alla soppressione prevista nell’ambito della spending review del governo Monti di 37 tribunali minori in Italia tra cui quelli di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. “La sbandierata esigenza di deflazionare il carico dei processi ovvero la necessita’ di rendere piu’ efficienti e funzionali le sedi giudiziarie, in realta’ ha prodotto l’unico risultato di rendere piu’ difficoltoso e costoso all’utente l’accesso al servizio giustizia – sottolinea Sisti – basti pensare all’introduzione della media-conciliazione obbligatoria, che ha allungato inutilmente i tempi del processo, aggravandone i costi, all’aumento spropositato del contributo unificato ed infine alla prospettata istituzione di un giudice-filtro in sede di appello civile. In questo sciagurato contesto ben si colloca la demolizione del servizio giustizia nel territorio, con il pretesto di una pseudo-razionalizzazione che non produrra’ alcun risparmio ne’ a breve ne’ a lungo termine”. Il ministro della Giustizia Paola Severino ha individuato 37 tribunali ‘minori’ da sopprimere, tra i quali quelli abruzzesi di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. “Tribunali che sono un esempio di produttivita’ e di efficienza che non merita di essere cancellato, peraltro in alternativa ad un accorpamento che presenta connotazioni negative in termini di disfunzioni e gravissimi disservizi anche la situazione attuale dei Tribunali accorpanti. Come difensore civico della Regione Abruzzo e’ mio dovere non solo evidenziare ai cittadini dei circondari interessati, specie a quelli che non hanno ben compreso la portata del provvedimento del Governo, le pesanti difficolta’ ed i notevoli costi cui andranno incontro, ma anche sollecitare i vari Consigli degli Ordini, la Regione, le Province, i Comuni, le rappresentanze politiche, i sindacati e tutti coloro che hanno a cuore la dignita’ e la civilta’ dei nostri territori, a coordinarsi in permanenza, a promuovere comitati ed ad assumere ogni opportuna iniziativa diretta a cancellare un provvedimento scellerato ed oscurantista i cui effetti sono assolutamente devastanti. Per quanto mi riguarda sottoporro’ immediatamente la questione all’adunanza nazionale dei Difensori Civici Regionali per le iniziative del caso”, conclude la nota.
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