Sciacalli nei quartieri abbandonati


sapollonia-3L’Aquila – Sciacalli che si qualificano incaricati delle Poste, ma ovviamente all’insaputa di queste ultime, bazzicano il centro abbandonato della città, la cosiddetta “zona rossa” in cui, evidentemente, penetrare nonostante i divieti e i blocchi stradali è difficile solo per chi si reca a recuperare qualche povero oggetto nel proprio ex appartamento. Come ammette la stessa Protezione civile (lo ha detto oggi Titti Postiglione ai giornalisti) si sta verificando un fenomeno da reprimere subito anche con la collaborazione dei cittadini. Negli androni e nei portoni spesso aperti dei palazzi e dei condomini abbandonati ormai dalla notte del 6 aprile, sono stati lasciati decine di avvisi su carta intestata delle Poste, falsificata o imitata anche grossolanamente. Dicono senza specificare altro che bisogna lasciare aperte le porte, per consentire il recapito della corrispondenza, che sarà ripreso molto presto. Niente di tutto ciò, naturalmente: non ci sarà alcun recapito di corrispondenza e non bisogna lasciare socchiusa alcuna porta. Servirebbe solo a facilitare l’opera dei ladri, sciacalli appunto in circostanze come quella attuale. La questura sta indagando. Purtroppo, fino ad oggi si sono avuti furti e altri episodi di vero sciacallaggio, ma in pochissimi casi davvero non rilevanti sono venuti fuori i responsabili, persone davvero esecrabili.
La Protezione civile ha predisposto l’avvio di un nuovo censimento dei residenti nelle tendopoli, che dovranno essere tutte chiuse entro settembre. Evidentemente ancora non si hanno dati attendibili sul numero degli abitanti dei campi, della triste città parallela fatta di tela, sofferenze, disagi, ma anche di intrusi e persone che cercano cibo gratis. Nessuno sa ancora con precisione quanti tetti occorrono e per quante persone che ne abbiano diritto.
(Nella foto Col: Zona rossa, per molti non è difficile entrarvi)


22 Agosto 2009

Categoria : Cronaca
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