Taccuino: Curia, Comune, preoccupati a Ofena, stadio Lanciano, emergenza, ingegneria
CURIA E INDULGENZA – Lunedì 24 agosto alle ore 11 presso i nuovi locali della Curia arcivescovile in località Campo di Pile all’Aquila si terrà una conferenza stampa sulle ultime novità relative all’anno giubilare dedicato a papa Celestino V e alla imminente edizione della Perdonanza celestiniana. La conferenza stampa sarà preceduta dall’inaugurazione da parte dell’Arcivescovo Metropolita dei nuovi locali della Curia dove troveranno spazio 5 dei 15 uffici della Curia e le aule e gli uffici dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Fides et ratio”.
“In merito alle notizie diffuse stamane – dice la Curia – sulla concessione di un’ulteriore indulgenza per i terremotati oltre quella della Perdonanza, si precisa che l’indulgenza concessa dalla Penitenzieria Apostolica a nome del Papa è stata comunicata nei giorni scorsi all’arcivescovo di Lanciano mons. Ghidelli, presidente dei vescovi di Abruzzo e Molise, in quanto l’indulgenza è stata richiesta da tutti i vescovi della Ceam che, insieme, hanno indetto l’anno celestiniano. Dunque il motivo della concessione dell’indulgenza non è il sisma che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile scorso ma proprio l’ottavo centenario della nascita di papa Celestino V. Ulteriori informazioni saranno fornite nella conferenza di lunedì prossimo”.
PREOCCUPATI AD OFENA – Scrive Dino Rossi del Cospa: “Esattamente, il Sindaco del Comune di Ofena è letteralmente nel pallone, a cinque mesi dal terremoto non è stato messo nessun puntello per la messa in sicurezza, anzi le strade che erano transitabili ora sono state chiuse con una nuova ordinanza emessa ieri con n°3170. Ci viene il sospetto che l’istituto di vulcanologia si sbaglia ad individuare l’epicentro delle scosse di assestamento, visto che ad Ofena il Sindaco continua a chiudere le strade e riaprire la tendopoli.
Gli ofensi, resesi conto dell’incapacità dell’attuale amministrazione, si sono sistemati alla meglio, chi vive nei container, chi nelle case dei parenti emigrati all’estero e quei pochi cittadini che si sono fidati del Comune si ritrovano o una casa poco idonea, o addirittura una volta assegnatagli un appartamento dopo qualche girono gli viene dato lo sfratto in quanto sprovvisti di primi servizi come acqua e luce.
Intanto, il Sindaco con figlio architetto a seguito gira per le case della gente: quale sarà il motivo?
A questo prossimamente ci penserà la magistratura, visto che è voce di popolo in quanto lo poeterebbe in giro per le case per fargli redigere le perizie che qualche altro tecnico le giura perché lui non è ancora abilitato. In pratica, abbiamo una amministrazione gestita a livello famigliare: e cosa volte di più dalla vita? Un amaro lucano!!! Scherzi a parte, l’inverno è dietro la porta e a confronto dei cittadini aquilani gli ofenesi stanno vivendo un post terremoto terribile, c’è chi ha perso la casa, chi oltre alla casa anche il lavoro e nel contempo aspettano le promesse del Sindaco come l’utilizzo delle case ATER o le ex case dell’ANAS, ora della Provincia. Non si capisce come mai le attenzioni sono rivolte tutte alla città dell’Aquila e non ai piccoli centri, nei quali i cittadini si ritrovano dei sindaci incapaci!!
Per quale motivo non si attuata la stessa procedura della città dell’Aquila anche per i piccoli centri?
Perché ai piccoli centri toccano le casette di legno al posto delle case antisismiche come quelle di Bazzano? Se come pensiamo, tutto questo è legato ai voti e visto che numericamente siamo inferiori le case le potevano fare più piccole e non di legno!!
A questo punto non ci rimane altro che ringraziare tutti quei politici che sistematicamente ogni votazione, come i chierichetti alla messa girano per le offerte, invece loro lo fanno per chiedere i consensi.
Un grazie viene rivolto a tutta quella gente ora nascosta in qualche hotel della costa a farsi le “vacanze forzate”, di cui nessuno ne conosce l’esistenza, ma che saranno i primi a mettersi in mostra per le prossime candidature amministrative sia comunali che provinciali. I danni che ha causato il terremoto sono irrisori a confronto dei danni che a causato la mala-politca locale prima e dopo il sisma”.
COMUNE – Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi lunedì 24 agosto, alle 9.30, a palazzo dell’Emiciclo, per esaminare i documenti della quinta commissione (Garanzia e Controllo) concernenti il problema dei rifiuti provenienti da crolli e demolizioni e la questione del rientro della popolazione in città e nelle proprie abitazioni. L’assemblea discuterà anche sul posizionamento dei manufatti temporanei.
La quinta commissione si riunirà invece mercoledì 26 agosto, alle 10, all’Ance, per un confronto sull’aggiornamento delle procedure per la realizzazione dei puntellamenti ai fini della messa in sicurezza del centro storico.
EMERGENZA SISMA – Il Comune rende noto: “Sarà il servizio comunale Emergenza sisma e Ricostruzione a occuparsi dell’istruzione delle pratiche concernenti i contributi per la perdita dei beni nella casa crollata o comunque inagibile e per le spese sostenute per i traslochi e i depositi dei beni. Lo ha stabilito il sindaco Massimo Cialente, d’intesa con il direttore generale, Massimiliano Cordeschi.
Le domande, pertanto, potranno essere presentate negli uffici posti al primo piano di via Rocco Carabba, 6, aperti tutti i giorni – sabato escluso – dalle 9 alle 11. Per quanto riguarda i beni – anche non registrati – distrutti o danneggiati (il provvedimento riguarda solo le case dichiarate E e che siano abitazioni principali), bisognerà riempire il modello allegato all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3789 del 9 luglio scorso, reperibile sui siti internet www.protezionecivile.it o www.comune.laquila.it. Allo stesso andrà allegata un’autocertificazione sui danni, resa ai sensi del dpr 445 del 2000. Il tetto massimo del risarcimento sarà di 10.000 euro e non potrà essere cumulato con gli indennizzi per i danni subiti dalle attività produttive. Per il rimborso per i traslochi e il deposito dei beni (ai sensi dell’articolo 5 dell’ordinanza n. 3797) è sufficiente una richiesta in carta semplice – nei prossimi giorni sarà predisposta una modulistica – allegando la documentazione fiscale, sia del trasloco che del deposito. Il tetto massimo rimborsabile è di 5.000 euro. Il Comune effettuerà una verifica sulla congruità degli importi richiesti.
Al servizio in questione, che, come noto, si occupa anche dei contributi per la ricostruzione delle case, sono stati affidati anche i seguenti compiti.
1. Liquidazione dei contributi per i titolari di attività sociali, culturali, ricreative, sportive e religiose, per indennizzi ai danni delle strutture adibite allo svolgimento delle attività medesime (articolo 4 dell’ordinanza 3789 del 9 luglio). In questo caso può essere concesso un contributo pari al 70% dei danni subiti, con un importo massimo di 80.000 euro. La domanda deve essere presentata utilizzando il modello allegato all’ordinanza, unendo la documentazione prevista nell’ordinanza medesima, in particolare, la perizia giurata attestante l’entità del danno.
2. Pagamento dei contributi alle imprese che avevano in costruzione o che avevano completato la realizzazione di alloggi, anche con accatastamento in corso. Il contributo, pari al 75% del costo sostenuto per le riparazioni con miglioramento sismico di ciascun alloggio, fino a un massimo di 30mila euro per ogni unità abitativa, viene riconosciuto a condizione che i lavori siano completati entro 6 mesi e gli alloggi siano destinati in vendita o in affitto esclusivamente alle famiglie con abitazioni principali distrutte o rese inagibili (articolo 5 dell’ordinanza 3789, successivamente modificato).
3. Attribuzione di un contributo ai proprietari di alloggi con esito “A”, “B” o “C” concessi in locazione alla data del 6 aprile, allo scopo di riparare tali abitazioni con le prescrizioni e i limiti previsti per le seconde case, a condizione che rinnovino i contratti di affitto vigenti nel giorno del terremoto, per una durata non inferiore a 4 anni (articolo 7 dell’ordinanza n. 3803)”.
STADIO LANCIANO – Stamattina si è svolta a Chieti, in Prefettura, una riunione sulla questione “Adeguamento dello Stadio “Biondi” di Lanciano alla nuova normativa sulla sorveglianza e sulla sicurezza”. Hanno partecipato alla Riunione il Prefetto Vincenzo GRECO, ilQuestore Alfonso TERRIBILE, una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Lanciano composta dall’Assessore al Patrimonio Luciano BISBANO, dall’Assessore ai Lavori Pubblici Paolo BOMBA,
dall’Assessore alle Attività Sportive Manlio D’ORTONA e la Società Virtus Lanciano 1924 con il Responsabile della Sicurezza dell’Impianto, ing. Nicola DI TORO e con l’Addetto Stampa della Societàstessa.
Si è fatto un riepilogo sullo stato dell’arte per quanto riguarda i lavori di adeguamento e, in particolare, sul sistema di
videosorveglianza che rappresenta il nodo più importante della questione. L’Amministrazione Comunale e la Società hanno illustrato le azioni intraprese per la messa a norma dello stadio, garantendone la perfetta
coerenza con la normativa vigente, e tutte le attività complementari di informazione e di sensibilizzazione, con particolare riferimento alla campagna di adesione alla “Tessera del Tifoso” che ha ricevuto parole di apprezzamento per la notevole efficacia testimoniata dall’altissimo numero di adesioni (ad oggi circa 1300).
Intanto, l’Amministrazione Comunale ha presentato in Questura i documenti relativi allo schema operativo dell’impianto di videosorveglianza, e alle caratteristiche tecniche degli strumenti di ripresa e registrazione, per il quale si attende l’ok a procedere. Infine, ufficializzata la deroga, con slittamento di data al 30 settembre, per il completamento delle opere di messa a norma dell’impianto sportivo; fatto molto importante che determina la possibilità di accesso allo Stadio “Biondi”, anche in assenza del sistema di videosorveglianza, e anche in assenza di “tessera del tifoso”, fino alla gara interna con il Portogruaro (V gara di campionato in calendario il 20 settembre 2009).
INGEGNERIA – Il preside di Ingegneria prof. Ugo Foscolo scrive: “Mercoledì 26 alle ore 11.00 nella tensostruttura “Farmindustria” presso il Polo Universitario di Coppito dell’Università degli Studi dell’Aquila, si svolgerà un incontro degli immatricolati e studenti della Facoltà di Ingegneria con il Preside, i Presidenti di corso di studio e i membri del corpo accademico della Facoltà. L’incontro costituirà l’occasione per ascoltare e rispondere ai diversi quesiti posti dagli studenti in merito all’ordine degli studi, l’organizzazione della didattica, le opportunità di stages e tirocini, e le problematiche di vita all’Aquila in questo delicato momento. La tensostruttura nella quale avverrà l’incontro è prospiciente l’attuale sede della segreteria studenti dove gli interessati avranno l’opportunità di recarsi per eventuali pratiche amministrative individuali”.
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