Città deserta, pericolosa e abbandonata


Chieti – Da Luciano Pellegrini riceviamo: “Sabato 23 Giugno, una serata calda. Una coppia di mezza età decide di uscire e fare quattro passi per il centro storico di Chieti. Sono le ore 23 ed iniziano a percorrere via Pollione, strada di pochi metri che collega piazza San Giustino con Piazza Valignani, “il pozzo”. Ci troviamo al centro di Chieti. Non c’è movida, la coppia incrocia una ventina di ragazzi, giovani, molti minorenni che vanno verso piazza San Giustino.
Uno del branco, da una spallata all’uomo, che non reagisce, ma non si perdono di animo. Altra provocazione, tante parolacce, circondano la coppia ed uno sferra un pugno al sopracciglio dell’uomo, facendogli volare gli occhiali, cade a terra e subito dalla ferita esce sangue. Non ancora contenti della scena, seguitano a dare spintoni, parolacce e vanno via.
La moglie telefona immediatamente alla polizia…risposta dell’addetto con domande da perditempo…veniamo…
Telefona al 118…è grave?…arriviamo…
Trascorrono venti minuti, né polizia, né 118.
Intanto sembra che la città sia sotto assedio…c’è il coprifuoco! Non c’è un’anima viva che va in giro!
La moglie, trascina il marito in vettura e lo accompagna all’ospedale…4 punti!
Per la denuncia bisogna aspettare lunedì perché pare che la domenica non si può fare!
Somiglia ad una storia di tanti secoli fa, in un paese come il sud America, invece è successo a Chieti in pieno centro storico!
Scandaloso, inverosimile che una città è abbandonata…forze di polizia-vigili urbani, nessuno.
Eppure in questi ultimi giorni c’è stata una rapina a mano armata presso una farmacia proprio al “ pozzo”…litigi e scazzottature allo scalo-atti vandalici a vetture… non c’è un arresto!
Cara Annamaria Cancellieri, ministro dell’interno- scrivialministro@interno.it
Caro Capo della Polizia, Antonio Manganelli, (non è possibile inviarle una segnalazione per questo motivo che è scritto sulla vostra pagina web: Attraverso questo servizio non possono essere inviate comunicazioni riguardanti querele, denunce o comunque segnalazioni inerenti al servizio d’istituto. Il modulo “Scrivici” inoltre NON sostituisce in alcun modo il servizio di pronto intervento. Pertanto se avete la necessità di contattare urgentemente le forze dell’ordine, comporre il numero telefonico Europeo 112 o 113…), quindi offrite al cittadino un pessimo servizio…, non le pare?
Sempre dalla vostra pagina web : Sono molti i reparti che contribuiscono a rendere più sicura la vita dei cittadini. La Polizia di Stato, infatti, ha una struttura molto articolata che si occupa praticamente di tutti i settori dove la sicurezza del cittadino è sempre l’obiettivo principale.
Io un consiglio da darle lo avrei: potrebbe recuperare migliaia di agenti che “aiutano gli onorevoli a fare la spesa” ed impiegarli per proteggere i cittadini. Si risparmierebbero anche un migliaio di auto blu.
Certamente questa soluzione dipende più dal capo del governo, che in ogni caso legge questo articolo, che da lei, ma i sindacati cosa fanno? Gli va bene che tutti questi poliziotti imprestati come scorta, invece di pattugliare il territorio accompagnano gli onorevoli? Caro Francesco Zavattaro , direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti urp@asl2abruzzo.it , tutti insieme e coinvolti,cosa pensate di questo episodio?
Se capitava a voi come avreste reagito?
Possibile che il cittadino è abbandonato?
Il cittadino, fra le altre cose, ha timore a presentare denuncia perché non si sente protetto e può ricevere ritorsioni da parte di questi delinquenti. Secondo voi, la frase “ cornuto e mazziato” si addice a questa avventura?”.


03 Luglio 2012

Categoria : Dai Lettori
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