Così è “L’Aquila bella mè”: letamai permanenti invece di aiole con il verde e i fiori
L’Aquila – Così, come le nostre foto del 3 luglio vi mostrano, la città si offre ai pochi che vi capitano, magari come turisti delle macerie, ma soprattutto a coloro che vi abitano, vi lavorano, tentano di viverci nel modo meno spiacevole possibile. Le foto riguardano non una sperduta periferia (cosa che non giustificherebbe niente, ma potrebbe spiegare tutto), bensì il parcheggio lungo via Leonardo da Vinci, pochi metri dalla farmacia, dal cinema, dall’Accademia di belle arti, dalla banca, dal bar, dalle poste, dal palazzo regionale, e da edifici residenziali e di uffici e studi professionali. Uno dei tanti “nuovi centri” aquilani, che sono sorti qua e là e rappresentano in qualche modo luoghi di aggregazione e di socialità .
Il parcheggio in questione è tenuto come un immondezzaio, rabberciato, sporco, trascurato, e le aiole sono come le ritraggono le nostre foto. Letamai stratificati con erbacce alte anche un metro, alcune evidentemente incespugliate e rigogliose: sono lì da anni e rifioriscono ogni primavera. Una ramazza e un decespugliatore per un po’ di pulizia, un po’ di cura non li hanno mai visti. Così viene tenuta e mantenuta la città , in barba alle ridicole ordinanze del sindaco che imponevano (un sussulto di senso civico? la convinzione di essere diventati Alto Adige? vai a sapere…) ai cittadini lo sfalcio delle erbacce, il taglio dei rami e dei cespugli sporgenti e così via. Il sindaco ordinava, ma dimenticava che il primo a dover obbedire… a se stesso, avrebbe dovuto essere lui.
Nell’annunciare nuove rotatorie e interventi di sistemazione di strade e aree verdi, il Comune dimentica sempre lo stato di degrado e sporcizia in cui si trovano attualmente le rotatorie, le aiole, gli spartitraffico, i marciapiedi, la segnaletica, le mai utilizzate fermate della mai finita metropolitana, faraonica incompiuta. Nessuno riflette sul fatto che, invece di aggiungere rotatorie e rotatorie, sarebbe più utile e saggio curare quelle costruite con gran dispendio di risorse dal 2009 ad oggi, e anche con gran vantaggio di tanti fortunati che hanno partecipato alla festa.
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