CERN, una scoperta epocale
L’Aquila – E’ LA COSIDDETTA PARTICELLA DI DIO, IL BOSONE DI HIGGS – (di G.Col.) – Siamo arrivati ad una svolta nella conoscenza della natura. Gli scienziati del CERN di Ginevra, con il quale collabora il Laboratorio del Gran Sasso dell’Istituto di fisica nucleare INFN, presentano al mondo mercoledì la loro conquista epocale. Con una certezza che non è ancora del 100×100, ma del 99,9%, quindi pressochè totale, hanno scoperto e localizzato la particella di Dio, il bosone di Higgs. La chiave della natura. E’ infatti venuta fuori dall’acceleratore più grande del mondo (27 km nel sottosuolo di Ginevra, in Svizzera) la particella che dà la massa a tutto il resto della materia. Spiega perchè una particella ha una certa massa, e un’altra ce l’ha differente.
Il bosone era stato teorizzato negli anni Sessanta dal grande fisico scozzese Peter Higgs, dell’Università di Edinburgo, che oggi ha 83 anni e sta partendo per Ginevra. Ci sono voluti quasi 50 anni per arrivare a materializzare questa particella degli immani flussi energetici dell’acceleratore CERN. Ora, come spesso è capitato, la fisica diventa un’altra cosa, occorrerà ristudiare da capo molti argomenti, riformulare teorie, scrivere molti altri libri e cambiare le teste di molti scienziati, compreso il più grande tra i viventi, l’inglese Stephen Hawking, che non credeva nel bosone di Higgs e con umorismo aveva scommesso che non sarebbe mai stato trovato.
Ha perso la scommessa. Un po’ come capitò al massimo scienziato moderno, Albert Einstein, che non volle mai credere nella fisica quantistica e in certe sue stranissime “magie”, ed ebbe torto.
La notizia trapelata dal CERN (che sta diffondendo inviti in tutto il mondo) è sicuramente la più importante del secolo, e forse non solo di questo secolo.
Non c'è ancora nessun commento.