Perdonanza, scorretteze e indulgenza papale
L’Aquila – Si terranno domenica 23 agosto le selezioni per la scelta del Giovin Signore, della Dama della Bolla e della Dama della Croce. Lo ha reso noto il Comitato Perdonanza 2009. Le selezioni si terranno alla caserma Pasquali Campomizzi (Strada statale 80, n. 1). Potranno partecipare ragazze e ragazzi iscritti all’Università dell’Aquila, di età compresa tra i 18 anni (compiuti) e i 25. Gli interessati dovranno presentarsi con un documento che ne attesti l’iscrizione all’anno accademico in corso dell’ateneo aquilano.
Il corteo della Bolla sfilerà simbolicamente tra le tendopoli dei terremotati, e sarà uno spettacolo sicuramente unico, speriamo anche senza repliche. Eccola l’edizione 2009, costi bassissimi, commozione e preghiera. Corteo in centro, sia pure con mille cautele e limitazioni. E una novità : oltre all’indulgenza di papa Celestino Quinto, quest’anno gli aquilani, colpiti dal sisma del 6 aprile scorso, potranno beneficiare di un’ulteriore indulgenza di papa Benedetto XVI. L’annuncio, senza specificare i particolari che saranno forniti in un’altra conferenza stampa luendi’ prossimo, e’ stato dato stamane in occasione della presentazione della 715/ma edizione della Perdonanza Celestiniana. A “consigliarne” la celebrazione comunque sarebbe stato il papa in persona. Il particolare e’ stato rivelato da don Daniele Pinton, segretario dell’arcivescovo. Benedetto XVI in occasione della sua visita all’Aquila, il 28 aprile, dopo il terremoto, rivolgendosi a mons. Giuseppe Molinari, gli disse che la Perdonanza andava celebrata nonostante il terremoto. Il corteo della Bolla il 28 agosto verra’ aperto dalla teca contenente le spoglie di Celestino Quinto, recuperate da sotto le macerie della basilica di Collemaggio, dai Vigili del fuoco. Le spoglie del santo del Morrone e la sua Bolla con la quale dal 1294 venne concessa l’indulgenza plenaria ai cittadini dell’Aquila, saranno scortati dai Vigili del Fuoco e dalla Guardia di Finanza: due copri che tanta parte hanno avuto nel soccorso della popolazione terremotata. La porta santa di Collemaggio verra’ aperta dal cardinale Tarciso Bertone, segretario di Stato del Vaticano, latore di un messaggio particolare del papa. La prima parte del percorso – ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente – per motivi di sicurezza, sara’ aperto ad un numero limitato di persone. Poi, una volta raggiunta Piazza Duomo il pubblico potra’ presenziare ma sempre in modo limitato e nei limiti imposti dai problemi legati alla sicurezza. Per quanto riguarda i costumi storici, parte e’ stata recuperata dai “Quarti”, i tradizionali quartieri dell’Aquila, e parte sono stati offerti da altre associazioni nazionali. Don Daniele Pinton ha annunciato anche che dopo la Perdonanza le spoglie di Celestino Quinto verranno portate in tutte le citta’ dell’Abruzzo e del Molise, e giungeranno anche in Puglia e in Liguria sulle orme del viaggio che Celestino Quinto fece per recarsi a Lione, dove riusci’ a salvare dallo scioglimento la congregazione dei “Celestini” dopo un colloquio con il papa Gregorio X. Nella città francese Celestino ebbe sicuramente contatti anche con rappresentanze dei Templari. A Lione anni orsono la studiosa aquilana Maria Grazia Lopardi cercò e trovò importanti tracce della presenza celestiniana, tra le quali una strada che porta il nome del santo molisano incoronato papa e poi, da morto, custodito a Collemaggio fino allo scorso 6 aprile.
(Ndr) – C’è chi rema contro e ha deciso di fare del male alla Perdonanza persino in questo momento difficile. Per questa mattina era stata convocata la conferenza stampa di presentazione, ma oggi su un giornale è stato anticipato ogni dettaglio, quindi conferenza stampa inutile. Una forma di scorrettezza paesana che non fa onore nè al Comune, nè ad altri che hanno dato una mano, ma soprattutto spegne l’interesse della stampa sull’evento. Noi, per non nuocere all’evento, ve ne riferiamo ugualmente, consapevoli che la notizia è “bruciata”. Non siamo tra quelli che agiscono scorrettamente, ma neppure i fessi. Ora ci aspettiamo la pubblicità a pagamento sui mass media amici: vedrete che accadrà anche questo. L’Aquila perde tutto, ma non i metodi da città all’amatriciana.
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