Regione: assunzioni “illogiche e immotivate” di fronte a nuovi tagli e spending review
Pescara – Le segreterie regionali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp, Direr e Ugl, hanno inoltrato una diffida ai componenti la giunta regionale, presieduta da Gianni Chiodi, in merito al piano assunzioni per l’anno 2012 predisposto dall’assessore alle Risorse Umane della Regione Abruzzo, Federica Carpineta, che chiedono di non approvare. Ieri c’era stata una presa di posizione del consigliere regionale Acerbo su questo argomento.
La Regione ha davvero bisogno di costosi e superpagati dirigenti (pare ne siano arrivati una mezza dozzina di recente, ma non risulta che il meccanismo regionale funzioni molto meglio di prima…) e di altro personale? La disapprovazione del sindacato è manifestata dai rappresentanti delle sigle indicate, e cioè Carmine Ranieri, Vincenzo Traniello, Fabio Frullo, Silvana de Paolis e Giuseppe Tedeschini. Costoro argomentano che “la proposta deliberativa e’ affetta da illogicita’ manifesta, e’ contraddittoria, carente di motivazione e non risulta corredata dalle certificazioni che ne attestano la conformita’ alle norme di coordinamento di finanza pubblica. Siamo tutti preoccupati – aggiungono – per il rischio dei pesanti tagli che colpiranno le Regioni a seguito dell’approvazione dei provvedimenti nazionali sulla spending review. La Regione, dal canto suo, deve ancora decidere l’allocazione nella dotazione organica di oltre 200 dipendenti dell’Ex Arssa e di quelli dell’Azienda di Promozione Turistica Regionale, che dovrebbero transitare nel mese di settembre. Infine si deve ancora decidere nel merito come attuare la delibera che riduce i servizi della Regione Abruzzo a 76″. La proposta e’ di “assumere nei ruoli della Regione Abruzzo in pianta stabile 41 dipendenti, di cui 3 dirigenti e 38 funzionari ma non si indicano i costi dell’operazione che dovrebbero superare i due milioni di euro” – dicono i sindacalisti. I sindacati auspicano che la giunta regionale “non approvi il piano delle assunzioni proposto, in caso contrario si vedranno costretti a porre in essere tutte le azioni utili alla revoca del provvedimento”.
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