Molinari per le vittime del 6 aprile 2009
L’Aquila – Il vescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari, foto, nell’omelia sui 50 anni di sacerdozio, ha ricordato – tra l’altro – le vittime del terremoto aquilano con queste parole: “Ho ricordato già coloro che mi sono stati vicini, in questi cinquant’anni e ora non sono più accanto a noi su questa terra. Vorrei ricordare, ancora una volta, le 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009.
Conoscevo molti di questi fratelli e sorelle: sono stati anch’essi parte viva di questi cinquant’anni della mia storia sacerdotale.
Ma mentre prego per loro e per i loro parenti, il pensiero corre alla nostra città e al nostro territorio.
Un giorno Gesù, pensando alla sua storia di morte e risurrezione, ha parlato del chicco di grano che muore e produce molto frutto.
La morte di Gesù ha prodotto e continua a produrre attraverso i secoli tanti inaspettati frutti di salvezza.
Io vorrei pregare insieme a voi, carissimi fratelli e sorelle, questa sera, perché dall’immane tragedia del 6 aprile 2009 nasca anche per noi e la nostra città e Arcidiocesi, una storia nuova.
Una storia di solidarietà , di amore e di speranza che sia promessa feconda per la nostra rinascita più vera.
I miei cinquant’anni di sacerdozio portano ormai, per sempre, le stimmate di questa grande tragedia. Io so che queste stimmate ci rendono tutti misteriosamente partecipi del mistero di Cristo, un mistero di morte e di risurrezione.
Che il Signore ci faccia gustare presto a tutti, la gioia del mattino di Pasqua.
Ci faccia toccare con mano che ogni dolore, ogni lacrima, ogni sofferenza sono annuncio e promessa di vita nuova, di una storia nuova.
Ci faccia toccare con mano che Egli è sempre in mezzo a noi come l’unico, sommo ed eterno Sacerdote.
E pregate per me, perché possa continuare ad essere umile ma prezioso strumento nelle mani di Cristo Sacerdote”.
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