Il teatro romano torna ai teramani
Teramo – DOPO DECENNI DI INUTILI TENTATIVI ORA (FORSE) CI SIAMO – Buone novità , una volta tanto, da Roma: il ministero competente ha approvato il progetto di recupero del complesso monumentale romano al centro di Teramo. Sono decenni che si tenta di recuperarlo, tra crolli, demolizioni (involontarie?) di parti del complesso, distrazione di fondi destinati al suo recupero verso altre attività . In verità Teramo non ha mai davvero voluto il suo teatro romano, tenuto male, semisepolto da edifici, poco visibile per i turisti. Ci sono riusciti il sindaco Brucchi e l’associazione Teramo Nostra, che impegno che ha dato i suoi frutti. I lavori dovrebbero cominciare a breve, dopo gli appalti, e prevedano prima di tutto la demolizione degli edifici, almeno due, costruiti sulle rovine nel corso degli anni. Il tutto se le promesse saranno mantenute e se i lavori avranno realmente inizio.
Fu edificato agli inizi del II secolo d.C., quando era imperatore Adriano.
L’alzato del palcoscenico – si legge su Wikipedia – presentava ricche decorazioni realizzate nel 30 a.C., disposte in nicchie alternate di forma rettangolare e semicircolare. Le significative parti del frontescena furono rinvenuti nel 1918 grazie agli scavi voluti dallo storico e archeologo Francesco Savini.
Nel 1934 il podestà Giovanni Lucangeli avviò la demolizione degli edifici sorti su parte del Teatro romano, il cui isolamento e recupero era stato progettato dagli ingegneri Sigismondo Montani e Andrea Cardellini. Nel corso dei lavori si arrivò a distinguere il Teatro romano dal limitrofo Anfiteatro di cui parlavano il vescovo Ricci e Friedelander.
Il ministro dell’Educazione Nazionale (della Cultura) Giuseppe Bottai si recò a Teramo per un sopralluogo al Teatro e alle prime emergenze dell’Anfiteatro, prendendo la decisione di finanziare il recupero di entrambi i reperti romani. La demolizione fu interrotta a causa della guerra e i finanziamenti andarono perduti.
Nel Museo Archeologico di Teramo è esposta una statua femminile in marmo greco, rinvenuta nel 1942.
Fino ad oggi è stato possibile riportare alla luce solo il tratto orientale del palcoscenico in quanto la zona circostante è edificata. Dal 2007 sono in corso i lavori per la demolizione di Palazzo Adamoli sito sopra l’area del teatro che porteranno alla luce un’ulteriore porzione del monumento simbolo della città di Teramo.
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