Un partecipante della Commissione Grandi rischi: non si poteva allarmare la popolazione
L’Aquila – Oggi sono state pubblicate su un quotidiano locale le affermazioni anonime di chi si difende dalle accuse formalizzate in una denuncia penale nella quale si ritengono fatali le rassicurazioni date alla popolazione dalla Commissione grandi rischi una settimana prima del sei aprile. “Non si poteva allarmare la popolazione in assenza di dati certi. Sarebbe stata forse la causa di disagi e soprattutto di scene di panico” è la replica dell’anonimo partecipante alla riunione della Commissione del 30 marzo a L’Aquila.
La magistratura, che ha già in mano il verbale di quella riunione di esperti di terremoti, è chiamata a far luce anche su questo aspetto.
Noi vogliamo contribuire a far luce invitando a rivedere i video filmati nel nostro archivio video con data precedente il 6 aprile (accessibile in home page a destra scorrendo la sbarra di scorrimento dei video) ed in particolare il video dal titolo “Grandi Rischi a Consulto” del 31 marzo 2009.
ndr: Non siamo soliti soffermarci su delle affermazioni di un anonimo ma vista la gravità delle affermazioni che giungono dopo aver causato 307 vittime riteniamo che quella di non allarmare la popolazione sia stata una scelta rilevatasi sbagliata. A meno che pur di salvare la poltrona non si vogliano negare delle vittime a tutto il mondo. Forse, in quei giorni, l’aria era avvelenata da denunce e querele ma sarebbe bastato non creare confusione con affermazioni rassicuranti o perlomeno sarebbe bastato prendere delle precauzioni in termini di spiegamento di forze e mezzi sul territorio.
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