Pesca a mosca, che successone
Castel di Sangro – Oltre 300 persone, tra costruttori di esche (fly tier), pescatori abituali, apprendisti pescatori e semplici curiosi si sono ritrovate a Castel di Sangro nel fine settimana del 23 e del 24 giugno 2012 per il nono S.I.M. Fly Festival, organizzato dall’associazione “Scuola italiana di pesca a mosca” nel 25esimo anniversario della sua fondazione.
Diciotto artisti hanno inoltre partecipato alla dodicesima rassegna internazionale d’arte contemporanea a cura di Lino Alviani e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio regionale abruzzese “L’arte della pesca… la pesca nell’arte”. I loro lavori, insieme alle opere realizzate in estemporanea il 24 giugno da 12 di loro, potranno essere visitati fino al 22 luglio (10-13 e 17-20, tranne il lunedì) nel chiostro del convento della Maddalena, che oltre al museo civico Aufidenate ospita dal 2000 il Museo internazionale della pesca a mosca “Stanislao Kuckiewicz”, unico in Italia.
La manifestazione si è conclusa con una piccola lotteria benefica, e quindi con la raccolta di 800 euro che confluiranno in una delle principali iniziative nazionali a sostegno delle popolazioni terremotate dell’Emilia.
Due giornate a stretto contatto con natura, arte e prodotti del territorio, minicorsi di apprendimento di lancio, laboratori di costruzione di mosche e di canne in bamboo hanno reso l’Abruzzo scenario di un evento internazionale, che ha goduto della partecipazione di decine di appassionati provenienti anche dall’estero, come l’Australia, la Svizzera, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la Spagna, grazie all’intervento degli istruttori S.I.M., G.A.I.A. (Game Angling Instructors Association), e dei costruttori I.B.R.A. (Italian Bamboo Rodmakers Association). Un panorama internazionale confermato dal gemellaggio suggellato il 23 giugno tra il museo “Stanislao Kuckiewicz” di Castel di Sangro e il Catskill Fly Fishing Center and Museum (CFFCM) di Livingston Manor, NY.
Molto toccante è stato il momento di consegna del secondo Premio internazionale “Claudio D’Angelo Award 2012”, istituito per ricordare il socio fondatore ed istruttore S.I.M. scomparso prematuramente nel gennaio 2011. Le due sculture del maestro Alberto Coppini, amico di Claudio e pescatore a mosca, sono state assegnate al fly tier statunitense Ted Patlen e al romagnolo Ezio Celeschi per aver contribuito, per i loro studi in materia, alla diffusione dell’arte della costruzione con passione ed innovazione, interpretando l’amore per l’ambiente acquatico e per la natura che lo circonda.
Il programma complesso di iniziative di sensibilizzazione e di divulgazione di questa disciplina sportiva ha permesso a costruttori di esche e pescatori di tutte le età e di tutti i Paesi di ritrovarsi, confrontarsi e condividere la loro attività preferita nel pieno rispetto della natura. La pesca a mosca è infatti uno sport che agisce secondo i principi di tutela della biodiversità: i pesci vengono catturati e rilasciati, secondo la regola del Catch & Release (o No Kill), e non feriti, in quanto pescati con un amo privo di ardiglione. Questi valori saranno portati avanti anche nel progetto di turismo ecosostenibile “Le strade della pesca a mosca”, presentato domenica 24 giugno da Osvaldo Galizia, presidente dell’associazione S.I.M., insieme al direttore di Legambiente Marche Leonello Negozi e il direttore del museo “Kuckiewicz” Giorgio Cavatorti. Il progetto nazionale consiste nella creazione di un network di servizi, in un itinerario ideale che sia in grado di guidare e assistere gli appassionati di pesca a mosca per generare un nuovo indotto economico e allo stesso tempo preservare il patrimonio naturale. Il fiume Sangro e quindi Castel di Sangro si inserisce così in un circuito nazionale di partenza che conta anche il fiume Sele con l’Ars Sele (Contursi Terme, Sa); il fiume Tevere con la Tail Water Tevere a San Sepolcro (Ar); il fiume Nera con Cerreto di Spoleto (Pg); e il Fiume Volturno a Colli al Volturno (Is). A questo scopo è stata sollecitata la collaborazione dell’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Angelo Caruso, e dell’associazione sportiva dilettantistica “Sangro”, che oggi gestisce un tratto del fiume.
Non c'è ancora nessun commento.