Lusi accusa, Rutelli s’infuria

L’Aquila – Come riferito nel corso della notte, Lusi davanti ai magistrati e con i suoi legali, ha puntato il dito contro i rutelliani. Il senatore abruzzese, ex tesoriere del partito La Margherita, oggi detenuto sotto l’accusa di associazione a delinquere, riferisce di aver agito in forza di un patto fiduciario. Per oltre sette ore è stato sentito, fino a ieri sera alle 22, dal gip di Roma Simonetta D’Alessandro. Interrogatorio nel carcere di Rebibbia. Lusi ha riferito della gestione di ingenti somme, che sarebbe avvenuta sotto il controllo di tutti coloro che ne erano incaricati. Dopo il 2007, tali controlli sui bilanci “é stato solo formale e non ha riguardato le entrate e le uscite”, quindi “era meno accurato”. Dopo la fusione con il DS e la costituzione del PD, vi sarebbe stata un’intesa – garante il senatore Lusi – per la destinazione dei fondi in parte ai Popolari e in parte minore ai rutelliani. Acquisti e investimenti furono fatti, dice Lusi, per conto dei rutelliani: beni e immobili, benchè intestati a Lusi, sarebbero riferibili alla parte politica contro la quale è stato puntato il dito.
L’ANSA riferisce che “non si è fatta attendere la replica di Francesco Rutelli che in una nota, riferendosi alle indiscrezioni sull’interrogatorio ha affermato che “Se è vero che ha detto di aver concordato con la ‘corrente rutelliana’ le operazioni di ladrocinio a beneficio personale e dei suoi familiari, significa che Lusi vuol fare la fine di Igor Marini”. Marini fu condannato a 10 anni di carcere anche per calunnia a danno di Rutelli. Giampiero Bocci ha a sua volta dichiarato: “Se ha detto questo, é proprio andato fuori di testa”.
Le dichiarazioni di Lusi hanno sicuramente arricchito i contenuti dell’inchiesta e la sua fase accusatoria. Logico attendersi degli sviluppo e il subbuglio del mondo politico, che sicuramente reagirà oppure, come pensa qualcuno, finirà il pezzi, almeno per quanto riguarda i personaggi coinvolti da Lusi.

24 Giugno 2012

Categoria : Cronaca