Chiodi: “Me ne vado con l’emergenza”
L’Aquila – LA POLITICA INSISTE NELLE POLEMICHE E NEGLI ATTACCHI E DEPRIME I CITTADINI – In Abruzzo pare che il solo vero problema sia la fine del ruolo di commissario per la ricostrtuzione per Chiodi. Sentendolo comunque prossimo, i politici più abituati alle polemiche continue (e anche noiose) ne approfittano per sparare a zero un giorno sì e l’altro pure. Una situazione che ha francamente stancato prima di tutto gli aquilani, e in secondo luogo tutti i lettori dell’informazione. Oggi il presidente Chiodi tenta di fare chiarezza, speriamo una volta per tutte.
In merito alla cessazione della funzione di Commissario delegato alla ricostruzione, Gianni Chiodi dichiara a Regione Flash: “Le contraddizioni contenute nelle numerose dichiarazioni di esponenti del centrosinistra sulla fine del commissariamento cominciano ad essere imbarazzanti”. “Il Sindaco Cialente e l’onorevole Gianni Lolli, nei giorni scorsi hanno minacciato, rispettivamente, dimissioni e veti in Parlamento se la figura del commissario non fosse stata superata entro il 30 giugno venturo”.
“Oggi, a mezzo stampa, lo stesso Lolli, compiendo una sorta di triplo salto mortale, si dice convinto che il commissariamento deve durare almeno fino al 31 dicembre prossimo, giustificando questa necessità con motivazioni di ordine tecnico”. “E pensare che qualche esponente del centrosinistra, nei giorni scorsi, aveva persino scomodato Kafka per imputare al sottoscritto una presunta mancanza di coerenza in merito alla idea sul ritorno alle competenze ordinarie!”. “Vorrei cogliere l’occasione per ribadire ancora una volta, come annunciato lo scorso dicembre e come ho formalmente chiesto al Presidente del Consiglio Mario Monti nella riunione del 27 dicembre 2011, che ritengo oggi necessario passare alla fase della ricostruzione restituendo a tutti gli enti e istituzioni locali le loro competenze ordinarie”. “La fase della prima emergenza, con Bertolaso commissario e quella dell’avvio della ricostruzione, con il sottoscritto commissario, possono ritenersi concluse e hanno ottenuto risultati riconosciuti sia dal passato governo Berlusconi che dall’attuale governo Monti”. “Senza quei risultati, in qualsiasi modo li si voglia più o meno strumentalmente interpretare, oggi non potremmo neanche pensare alla fase della ricostruzione con enti e istituzioni locali in prima linea che riacquistano le loro originarie competenze”. “Ci sono tutte le condizioni affinché tale passaggio avvenga con la necessaria dichiarazione da parte del Presidente del Consiglio della cessazione dell’emergenza, con conseguente venir meno della figura del commissario”. “Questa è stata ed è ancora la mia posizione”.
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