Bankitalia, quartiere in vendita?
L’Aquila – Lo stato vende i suoi beni per pagare i debiti, e girano già gli elenchi, città per città , provincia per provincia. Diverse e-mail, a dire il vero fino a questo momento solo ispirate dalla paura, sono state inviate alla nostra redazione: qualcuno degli inquilini dei circa 150 appartamenti tornati da mesi abitati nel quartiere aquilano di proprietà della Banca d’Italia, detto in città Bankitalia, vuol sapere se la Banca intende disfarsi anche del patrimonio immobiliare che le appartiene a L’Aquila. Abbiamo provato, per metterci a disposizione di queste persone (forse un po’ precipitose), a saperne di più dalla Banca, dalla quale rispondono di non saperne nulla.
Cliccato sul sito dell’Agenzia del Demanio, non si riesce a saperne di più.
A questo punto, è auspicabile che la Banca faccia chiarezza, magari con un comunicato che diffonda notizie più certe. Non è che oggi abitare nel quartiere sia come alcuni anni fa, quando gli affitti risultavano accessibili, benchè gli appartamenti (prima del sisma) non fossero esattamente residenze ideali. Privi di parcheggi e ascensori, nella maggior parte degli immobili affittati, erano freddini d’inverno e caldissimi d’estate. Ma i fitti suggerivano che poteva esserci convenienza. Oggi le cose stanno diversamente e i fitti sono stati adeguati, dopo gli interventi dovuti al sisma, sicuramente molto costosi. In alcuni piccoli appartamenti sotto il livello stradale, si pagheranno fino a 500 euro mensili, quindi… Il tarlo delle notizie da Roma sulle alienazioni del patrimonio pubblico sono un nuovo patema d’animo. E, stando solo alla logica, sono anche verosimili le voci – finora solo voci – che danno per probabile la vendita. In questo caso gli inquilini avrebbero dei diritti. Forse sarà meglio fare chiarezza. La Banca è d’accordo?
Non c'è ancora nessun commento.