Pescara, il porto… finisce a Bruxelles


Pescara – INIZIATIVE COMITATO PER IL PORTO – Forse qualcuno nella UE riderà sapendo che in una città italiana è necessario ricorrere all’Europa per… dragare i fondali di un porto. Ma tant’è, ormai alla scandalosa vicenda del dragaggio non c’è più limite. E bisogna trovare dei rimedi per evitare il tracollo economico.
Un arresto straordinario immediato dell’attivita’, che si leghi temporalmente al “fermo biologico”, in modo da limitare al massimo i danni gia’ onerosissimi, in termini economici e sociali, dovuti al mancato dragaggio del Porto di Pescara. E’ questo il tema dell’incontro che l’assessore con delega alla Pesca, Mauro Febbo, accompagnato dal dirigente della Direzione Pesca, terra’ domani a Bruxelles con il Commissario europeo agli Affari marittimi e alla Pesca, Maria Damanaki. “Il nostro obiettivo – sottolinea Febbo – e’ far comprendere al Commissario che la situazione legata al mancato dragaggio del porto di Pescara, con tutte le gravi conseguenze che essa comporta, ha tutti i crismi dell’emergenza e che merita un intervento deciso e immediato”.
COMITATO – Una raccolta firme e una esposizione di foto scattate da Rino D’Ostilio sull’esondazione del fiume Pescara avvenuta ad aprile di venti anni fa. Sono queste le prime iniziative del comitato “Insieme per il porto” che si e’ costituito nel capoluogo adriatico per sollecitare le istituzioni ad attivarsi e risolvere le gravi problematiche del fiume e del porto, dove il mancato dragagio (bloccato dalla magistratura a dicembre dell’anno scorso) sta causando danni gravissimi. A presentare il comitato sono stati oggi alcuni dei componenti, tra cui Ezio Ardizzi (Confcommercio) che negli ultimi tempi si e’ mostrato molto interessato alla questione e si e’ anche offerto come commissario straordinario del dragaggio, considerato che il presidente della Provincia Guerino Testa ha rassegnato le dimissioni al Governo (senza pero’ avere risposta).
“Vogliamo provare a fare una sana pressione – ha detto Ardizzi – per dare stimoli e forza alle amministrazioni affinche’ si arrivi a definire il percorso di dragaggio del porto. Ora l’urgenza emergenza e’ dragare. In tutto il mondo i fiumi sono una cosa preziosa, mentre qui e’ uno scempio”. Ardizzi si e’ anche soffermato sulla vasca di colmata che si sta pensando di svuotare e mettere a norma per poi collocarvi i materiali di un futuro dragaggio e ha commentato che “non e’ abbastanza capiente da risolvere il problema dell’insabbiamento”.


18 Giugno 2012

Categoria : Cronaca
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