Di Orio: integrazione università-ospedale

L’Aquila – (di Ferdinando di Orio, rettore dell’Università dell’Aquila) – Si avvicina il momento delle scelte decisive per la politica sanitaria regionale e ritorna d’attualità il dibattito sulle Aziende Ospedaliero-Universitarie dell’Aquila e di Chieti. Una decisione razionale, basata sulla creazione di quattro ASL provinciali e di due Aziende Integrate, adottata con un decennio di ritardo rispetto a tutte le altre regioni d’Italia e sancita ufficialmente dal Piano Sanitario Regionale, è rimessa in discussione con argomentazioni che prescindono non solo dal rispetto degli atti legislativi vigenti ma anche dall’esigenza di razionalizzare sia il livello qualitativo dell’assistenza sanitaria che l’offerta formativa delle Facoltà mediche dell’Aquila e di Chieti.
Il Rettore di Orio interviene con forza per ribadire che l’attivazione delle Aziende Ospedaliero-Universitarie non è più differibile se si vuole davvero risanare la spesa sanitaria e sostenere lo sviluppo delle due realtà accademiche.
“Non vorremmo – afferma di Orio – che perfino l’emergenza terremoto costituisca l’ennesimo pretesto per anteporre interessi localistici e corporativi all’interesse generale della nostra Regione. L’Aquila, in particolare, risorgerà dalle macerie di un disastro epocale solo se il suo status di città universitaria passerà dal piano delle vuote enunciazioni a quello dei provvedimenti concreti. Le Facoltà di Medicina abruzzesi sono realtà dinamiche ed in continua espansione: la loro piena ed immediata integrazione con la rete ospedaliera dell’intera regione è indispensabile per attivare meccanismi virtuosi di sviluppo sia in campo sanitario che in ambito universitario. Il riassetto della sanità abruzzese in quattro Asl e due Aziende Integrate non solo è la scelta più logica ma è anche l’unica in grado di scongiurare il riaccendersi di tensioni territoriali, tanto più pericolose in un momento storico in cui abbiamo bisogno della massima chiarezza e della più ampia condivisione dei progetti intrapresi”. (Nella foto Col: Ferdinando di Orio, rettore dell’ateneo aquilano)