Capulli: “I deliri dell’avv. Vecchioli”
L’Aquila – Dal giornalista Giosafat Capulli, proprietario dell’emittente TvUno, riceviamo: “Caro collega Colacito, leggo con una certa gioia mista a stupore un intervento sul tuo giornale online dell’avvocato Paolo Vecchioli. Mi accusa, in modo anche molto offensivo e delinquenziale, di fare affari con i “sinistri”, le banche sodali, i sindacati… essendo, secondo lui, giornalista di scuola di partito. L’avvocato Vecchioli fa questo camuffando l’attacco feroce e ignobile, poiché gratuito, come lettera aperta al sindaco. Personalmente non sono iscritto ad alcun partito. Ho rilevato TvUno nel maggio del 2006 con soldi miei e di mia moglie, Marina Marinucci, con la quale il 27 di ottobre prossimo festeggerò lo splendido traguardo dei 25 anni di matrimonio. Ho pensato la mia Tv come luogo aperto a tutte le opinioni, al servizio di tutti i nostri concittadini, ma non certo alle offese. E tu stesso, collega Colacito, hai potuto sperimentare dal di dentro come questo sia vero. Tanto che sei il titolare di una rubrica su TvUno libera e senza filtri editoriali di sorta. Ma questo evidentemente non basta a personaggi alla Vecchioli, che scambiano le offese per libertà di parola, la calunnia per il fatto. Ebbene, caro Gianfraco, io non faccio affari con nessuno. Come TvUno ho un rapporto economico con la Caripsaq: la mia banca personale e quindi quella della televisione; e gli spazi ai politici, tutti i politici (di destra, di sinistra e di centro), essendo una Tv commerciale che non campa di chiacchiere e di propaganda, sono a pagamento. Pensa che in questi ultimi tre anni di Tv non ho mai avuto l’onore ( si fa per dire) di ricevere documenti dell’avvocato Vecchioli salvo in rarissime occasioni. E in occasione di quelle rare sortite gli scritti dell’avvocato Vechioli sono andati in onda integralmente… e sottolineo integralmente. Quindi questo soggetto che cerca? Sarebbe da querelarlo per diffamazione aggravata, ma tu sai che il sottoscritto non è persona da querele, poiché più che ai carabinieri, alle procure e alle condanne, crede nella superiorità della coscienza. E appunto in coscienza affermo che l’avvocato Vecchioli le sue delinquenziali accuse le può tranquillamente riservare alla cultura dello squadrismo che lo contraddistingue. Il livore del nulla rimane nel nulla, e di fronte al nulla che vomita bile, non si può far altro che porgere un fazzoletto per pulirsi la bocca e consentire al soggetto in questione di riservare un po’ più di tempo al pensiero e meno alle parole in libertà scollegate da esso. Con affetto, Giosafat Capulli”.
(Ndr) – A Giosafat Capulli, che anche di recente ha dimostrato (con i fatti) di essere un vero giornalista e un leale collega, diciamo con semplicità che della lettera dell’avv. Vecchioli non condividiamo nulla. L’abbiamo pubblicata solo perchè è nostro costume dare spazio davvero a tutti e a tutte le opinioni. Che il nostro pensiero sia diverso, e di stima verso Capulli e la sua tv, lo dimostra la nostra collaborazione, totalmente libera, offertaci da Capulli quando il nostro giornale on line venne venduto (a parti vicine al PD) e fummo brutalmente estromessi, senza neppure una stretta di mano e un ringraziamento per aver portato Il Capoluogo ai livelli di gradimento in cui si trovava. Non c’è miglior prova della nostra convinzione, che collaborare con TvUno con l’invito di Capulli: “Dì quello che ti pare di chi ti pare”. Per un giornalista è la manna dal cielo. L’avv. Vecchioli ha diverse opinioni, ce ne dispiace; forse qualcosa dovrebbe indurlo a rivederle e a maggiore pacatezza. Speriamo lo faccia adesso. In fondo, se fossimo tutti un po’ più aquilani e solidali, in questo momento, non guasterebbe. TvUno è un patrimonio della città, come tutti coloro che oggi vivono, vogliono restarci, desiderano aiutarla a ritornare se stessa e anche meglio di com’era. Impegniamoci tutti, con onestà e dando voce e spazio alle idee. Ciò non vuol dire essere d’accordo tutti con tutti su tutto, ma ricordiamoci che in questo momento abbiamo bisogno di noi stessi.
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